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Seminario di formazione per cappellani e medici del Progetto Solidarité Santé della Cevaa

Dal 13 al 15 dicembre 2021, si è tenuto a Porto-Novo, Benin, nel centro Shongai, il seminario di formazione per cappellani e medici del Progetto della Cevaa (Comunità di chiese in missione) denominato Solidarité Santé -Solidarietà sanitaria, sotto la guida della responsabile del progetto, la dottoressa Mathilde Guidimti-Andet. L’importante progetto che mette in rete otto ospedali evangelici africani e i due italiani di Genova e Napoli è finanziato in larga parte dall’Otto per mille valdese e mira a implementare le capacità di risposta medica nelle strutture interessate, mettendo in rete competenze e risorse.

Il Presidente della Cevaa, il pastore Michel Lobo e il Segretario Generale, pastore Célestin Kiki, erano presenti al seminario in Benin. Gli otto ospedali erano rappresentati da un medico e da un cappellano ciascuno. 
Il lavoro si è svolto lungo due canali principali, formazione/capacity building sul tema del supporto al paziente e supporto alle équipe sanitarie, comunicazione ospedaliera, formalizzazione delle reti professionali; naturalmente, poiché il seminario si è tenuto a Porto-Novo, l’ospedale Bon Samaritain (HBS) ha svlto il ruolo di cornice per la visita e le squadre si sono alternate negli edifici sanitari per osservare il lavoro svolto lì.Il primo giorno è stato caratterizzato dal culto di apertura , presieduto dal pastore Amos Hounsa, presidente dell’Epmb, la Chiesa protetante metodista del Benin.

La seconda fase del progetto Solidarité Santé ha posto l’accento sulla costituzione della rete degli ospedali, al fine di rafforzare la visibilità del lavoro in sinergia e porre le basi per la collaborazione tra tutte le strutture; la messa in comune delle pratiche professionali, la condivisione delle conoscenze teoriche, tutti questi contributi forgiano la convivenza di questa rete che si spera di vedere fiorire negli anni.

Anche in questo caso Cevaa sta svolgendo appieno il suo ruolo di facilitatore e stimolo per migliorare la qualità delle cure, la qualità della vita dei pazienti e la qualità della vita sul lavoro per i caregiver colpiti dalla pandemia.
Un grande ringraziamento è andato alla Chiesa metodista locale che ha compiuto un forte sforzo organizzativo in questo periodo di pandemia.

Trovate tutte le foto sul sito dedicato al Progetto.