Il dono della consolazione
Con cuore generoso ti offrirò sacrifici;celebrerò il tuo nome, o SIGNORE, perché sei buono
Salmo 54, 6
Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione
II Corinzi 1, 3
La lettera ai Corinzi inizia con un canto di lode! In questa lettera l’apostolo Paolo elencherà i pericoli affrontati durante i suoi viaggi:«Da quando siamo giunti in Macedonia, infatti, la nostra carne non ha avuto nessun sollievo, anzi, siamo stati tribolati in ogni maniera; combattimenti di fuori, timori di dentro» (IICorinzi 7, 5). Perciò da parte nostra potremmo chiederci: quale motivo di tanta lode?
Nel tempo del dolore noi tutti siamo portati al lamento più che al canto di lode e questo perché quanto è desiderato, quanto è urgente riguarda la consolazione. Infatti, l’apostolo, quando si attraversa il tempo della sofferenza, indica il motivo della lode da parte del credente, perché vi è un cerchio che permette ai molti di trovare consolazione nel Signore.Paolo può affermare che Dio è «Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione» (v. 4).
Ma cosa vuol direconsolare?
Vorrei indicarvi alcuni punti fermi riguardo la consolazione.
Il primo riguarda il fatto che la parola in greco vuol dire soprattutto «soccorso, vicinanza». Vicinanza di Dio proprio in questa nostra esistenza di dolore.
Il secondo riguarda il fatto che consolazione è «dono di consolazione» più che ricerca di essere noi consolati. Consolazione è la nostra testimonianza al Signore Gesù e all’amore del Padre.
Il terzo riguarda la nostra responsabilità in un mondo di dolore. Io credo che tanti avvenimenti di questi ultimi tempi stanno a segnare la fragilità dell’opera di consolazione dei cristiani, perciò la domanda: come offrire consolazione ai molti?
I molti attendono la nostra vicinanza e il nostro soccorso!
