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Concluso il terzo Global Christian Forum

«I cristiani sono chiamati a raccogliere le sfide della pace, dell’unità e del discepolato», questo è, in sintesi, testo del messaggio finale lanciato al termine del Terzo Global Christian Forum (Gcf), iniziato il 23 aprile e conclusosi il 27.

Messaggio indirizzato alle chiese del mondo dagli stessi rappresentanti che si sono riuniti a Bogotá, in Colombia, per l’incontro con il motto «Lascia che l’amore reciproco continui» (Ebrei 13: 1).

Il meeting ha riunito le diverse tradizioni cristiane ospitando 251 rappresentanti provenienti da 55 nazioni, «partendo dalla considerazione che sono crescenti le divisioni nel mondo».

Un incontro, è stato affermato «che è riuscito a promuovere – superando le aspettative e al di là di vecchie barriere, ostilità e separazioni storiche – un unitario messaggio di ascolto e di impegno».

«Preghiamo affinché il processo di pace possa continuare in Colombia e portare speranza e riconciliazione a coloro che stanno soffrendo e lottando», è stato detto all’incontro dov’erano presenti diverse delegazioni, tra le quali, quella della Chiesa cattolica (Pontificio consiglio per la promozione dell’Unità dei cristiani), quella della Pentecostal World Fellowship, del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) e dell’Alleanza evangelica mondiale insieme ad altre comunità cristiane e organizzazioni internazionali.

Il Segretario del Gcf, Larry Miller, ha posto l’accento sul fatto che l’Unità dei cristiani dovrà raccogliere le sfide urgenti di oggi: «ll Gcf – ha detto Miller – è un luogo in cui i leader di diverse chiese s’incontrano per la prima volta e si uniscono nell’amore reciproco. Quanto accade qui è la realizzazione del comune desiderio di guarigione del Corpo ferito di Cristo».

Per il Vescovo Brian Farrell, Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, «questo incontro, il terzo, è stato importante per tessere relazioni e aprire a nuove collaborazioni tra le chiese».

Il vice presidente della Pentecostal World Fellowship, David Wells, ha dichiarato per parte sua che «i legami più profondi di rispetto e di amore fioriscono giorno dopo giorno tra i cristiani delle diverse comunioni»; relazioni, evidenziate anche da chi, come il Cec, da tempo s’impegna per promuovere un Europa e nel mondo l’ecumenismo, e che nelle parole del vice segretario generale, Ioan Sauca, ha ribadito quanto «attraverso la preghiera e la condivisione, lo Spirito sia riuscito a indicare la strada per l’amore reciproco e la comunione in Cristo. Nonostante e al di là delle persistenti differenze». Ribadendo che «il Global Christian Forum è riuscito nel suo intento e nella sua missione».

Una missione che però richiederà ulteriori sforzi, ha proseguito Sauca, quelli di «camminare insieme per consolidare l’amore e per sostenersi reciprocamente. Solo così sarà possibile affrontate e superare le sfide per raggiungere pienamente la riconciliazione e la pace; un cammino partito oggi dalla Colombia che raggiungerà tutta l’America Latina, sino alla fine del mondo».

Per il segretario generale dell’Alleanza evangelica mondiale, Thomas Schirrmacher, «a Bogota si è tenuto il Global Christian Forum migliore tra le tre edizioni, perché è stato possibile ascoltare, in piccoli gruppi, le tante storie di fede personali e comunitarie riportate dalle diverse confessioni. Un marchio distintivo del Gcf che rimarrà indelebile nelle coscienze di tutti, grazie alle storie commoventi sentite e che hanno contribuito ad aprirci gli occhi».