xrcs-app

Una App che offre imput “spirituali”

Si chiamata XRCS (Exercise) la App che offre agli utenti input “spirituali” per interrompere la routine quotidiana e combattere lo stress. L’applicazione è stata progettata dalla chiesa luterana di Hannover, una delle 11 chiese membro tedesche della Federazione Luterana Mondiale (Flm).

Il design della nuova app è moderno e minimalista. Come ha spiegato il diacono Rainer Koch, che ha sviluppato l’app, «l’icona della app XRCS è una reinterpretazione moderna del simbolo millenario di Cristo. La combinazione delle lettere X e R – le prime due lettere della parola greca “Cristo” – è circondata da un cerchio aperto, a voler significare che Dio vive in mezzo a noi».

L’app XRCS offre agli utenti due modi per concentrare nuovamente la propria attenzione sulla presenza di Dio nella vita quotidiana. La modalità «esercizi» riprende una tradizione monastica plurisecolare e si basa su periodi regolari di riposo e riflessione durante il giorno.

La modalità «ispirazione», invece, sorprende l’utente con «interruzioni salutari»: una, due o tre volte al giorno – come si desidera – alla persona vengono poste delle domande spirituali.

Una veste nuova per l’antico shabbat

Il progetto riprende la tradizione veterotestamentaria del riposo sabbatico: «Lavorerai sei giorni, ma il settimo giorno ti riposerai; ti riposerai anche al tempo dell’aratura e della mietitura» (Esodo 34, 21). Lo scopo di questo giorno settimanale di riposo è di interrompere il ritmo della vita poiché «il sabato è stato fatto per l’uomo» (Marco 2, 23-28).

Il Vescovo della chiesa luterana di Hannover, Ralf Meister, ha invitato sia i singoli credenti che i gruppi ecclesiali a prendere parte all’iniziativa: «Credo che più tempo e spazio per meditare porteranno benefici alle nostre congregazioni e alla nostra chiesa. Viviamo l’anno 2019 per concentrarci su ciò che è essenziale. Considero questa come una sfida spirituale per noi. Quest’anno riflettiamo con attenzione e in modo critico sulle nostre attività come chiesa protestante».

Ci sono molti suggerimenti e idee sul sito web del progetto. Ad esempio, c’è la proposta di organizzare un nuovo culto tra le ore 17 e le ore 19, una sorta di «chiesa del dopo lavoro» per i professionisti: un tempo da dedicare alla preghiera e ad una breve meditazione biblica tra il lavoro e le faccende domestiche, tra la scrivania e il divano, tra l’attività frenetica e il riposo. 

«Abbiamo invitato le persone a condividere le loro idee ed esperienze con noi», ha riferito Karoline Läger-Reinbold, amministratore delegato del progetto. «Dopo lo scetticismo iniziale c’è stata molta curiosità e grande interesse nel cercare di uscire dal solco già tracciato e sperimentare nuove cose o semplicemente abbandonare qualcosa per dare inizio ad una nuova attività, o per riflettere sul lavoro che si sta facendo».

 

Photo: LWF/S. Gallay