Saluzzo, nasce un ostello per i lavoratori braccianti

Iniziativa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, nel solco dell’esperienza avviata a Rosarno

 

Dopo “Dambe So”, la “Casa della dignità” aperta in Calabria, nel 2022, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia, attraverso il suo programma migranti e rifugiati, Mediterranean Hope (MH) avvia un nuovo ostello per i lavoratori migranti occupati come braccianti. Questa volta al Nord, più precisamente a Revello (Cuneo), nel saluzzese, in Piemonte.

Ogni anno, si stima che circa 12mila lavoratori stagionali arrivino nella piana del saluzzese per la raccolta della frutta. La stagione inizia a giugno con mirtilli e ciliegie, prosegue con pesche, albicocche e prugne, e raggiunge il suo apice con la raccolta delle mele, da agosto a novembre. Molti di loro provengono da altre aree rurali del Sud Italia – da Rosarno, dalla provincia di Napoli o dalla Sicilia – e si trovano fin da subito ad affrontare una difficoltà cruciale: trovare un alloggio dignitoso.

 

L’abitare dei braccianti stagionali si struttura lungo tre direttrici principali: le sistemazioni offerte direttamente dalle aziende agricole, le accoglienze diffuse promosse da alcuni Comuni e da enti del territorio e infine il vasto e precario mondo dell’abitare informale. “Vivevo in una casa con due camere da letto e un salone insieme ad altre undici persone – racconta uno degli ospiti del nuovo ostello –. Ognuno di noi pagava 120 euro al mese per vivere in condizioni pessime”.

 

Nonostante le differenze tra queste tre modalità, tutte hanno un tratto in comune: le persone sono considerate principalmente come forza lavoro, “utile” solo nel periodo esatto della raccolta. L’ostello sociale, intitolato anch’esso “Dambe So”, nel solco di quello attivo nella Piana di Gioia Tauro, propone invece un’alternativa concreta: un’accoglienza che mette al centro la dignità, la stabilità e l’autonomia dei lavoratori.

“Una cascina poco distante dal centro di Revello è stata convertita in uno spazio abitativo e sociale per accogliere dieci braccianti stranieri in condizioni di precarietà abitativa. Il nuovo spazio si aggiunge ad un primo appartamento, aperto l’anno scorso a Verzuolo, in questa stessa zona, che attualmente ospita altre quattro persone”, spiega Giovanni D’Ambrosio, referente del progetto MH in Piemonte. 

 

“Non solo un tetto – continua D’Ambrosio -, il progetto mira a costruire percorsi di autonomia per i braccianti agricoli attraverso un accesso alla casa non condizionato dalla propria situazione lavorativa”. 

L’iniziativa si integra quindi con l’attività dell’ostello sociale “Dambe So” nella Piana di Gioia Tauro, “un luogo già attivo ormai da tre anni che è diventato un presidio di solidarietà e diritti per tutto il territorio”, aggiunge Marta Bernardini, coordinatrice nazionale di MH. 

 

Determinante per la riuscita dell’iniziativa è stata la disponibilità del proprietario della parte di cascinale affittata, così come la collaborazione che gli operatori e le operatrici di MH – anche grazie al sostegno iniziale della Diaconia valdese che ha messo a disposizione la sua esperienza nella zona – hanno costruito con associazioni locali, sindacati, Caritas, cooperative sociali, aziende agricole solidali e le amministrazioni comunali, in particolare di Revello e Verzuolo. “Un lavoro di rete che apre prospettive positive per uno sviluppo del progetto che, oltre all’accoglienza dignitosa dei lavoratori stagionali, promuova l’inclusione e la partecipazione della comunità nella costruzione di un nuovo spazio sociale sul territorio”, spiegano gli operatori di Mediterranean Hope.

 

Il progetto in Piemonte rappresenta “Un segno concreto dell’impegno delle chiese per la giustizia, la solidarietà e la dignità umana, che continua e si rafforza”, come conclude Daniele Garrone, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. 

Il progetto di Saluzzo è in larga parte finanziato dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi.

 

Per maggiori informazioni: mh.saluzzo@fcei.it