Seguire Gesù con determinazione

Un giorno una parola – commento a Luca 1, 76-77

Ascolta la meditazione:

Allora i figli d’Israele gridarono al Signore, e dissero: «Abbiamo peccato contro di te, perché abbiamo abbandonato il nostro Dio»
Giudici 10, 10

Zaccaria disse: «Andrai avanti al Signore per preparare le sue vie, per dare al suo popolo conoscenza della salvezza mediante il perdono dei peccati»
Luca 1, 76-77

Giovanni, detto il precursore, fu l’araldo della salvezza in Cristo.
Gesù e il Battista, due annunciatori, due martiri, vittime dell’essere fedeli al loro mandato di dare il fatidico annuncio: “il Regno di Dio è vicino, è ora di cambiare registro, è ora di ravvedersi, il Regno del Dio giusto è alle porte”.
Annunciatori scomodi di parole scomode.

Qualche tempo dopo, a fatti compiuti, un altro martire annunciatore levò la sua voce con lo stesso annuncio: Paolo di Tarso, colui che affermava: «Guai a me se non evangelizzo… guai a me se non sono solerte nell’annunciare la salvezza mediante il perdono dei peccati».
E Paolo spese tutte le sue energie, tutta la sua vita nell’annuncio, ovunque e a chiunque.

E noi. Discepoli, ormai in pantofole? Teniamo presente che una mediocre vita di testimonianza segnata da indolenza, mette in luce quanto poco abbiamo capito del discepolato.

La Scrittura ci dice che bisogna seguire il Maestro con determinazione senza mai perdere di vista il traguardo finale, un traguardo importante e delicato che rivela la preziosità del nostro impegno: essere collaboratori, collaboratrici di Dio nel piano della salvezza. … E non è poco. Amen.