Il tempo del lutto è finito

Un giorno una parola – commento a Isaia 60, 20

Ascolta la meditazione:

I giorni del tuo lutto sono finiti
Isaia 60, 20

La Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre
Giovanni 1, 14

Alla luce degli orrendi echi di cronaca che segnano i nostri giorni con sangue, morte, ingiustizie, discriminazioni, le parole del profeta Isaia sembrano a dir poco paradossali.
Eppure, in una lettura cristiana, l’annuncio di Isaia è una bella notizia… è vangelo. Isaia anticipa quello che sarebbe accaduto anni dopo, Gesù ha dato lo stesso annuncio: è finito il tempo del lutto. Il tornare in vita della figlia di Iairo, del servo del centurione, del figlio della vedova, di Lazzaro sono stati i fotogrammi di un trailer di quello che sarebbe accaduto di lì a poco: Gesù stesso sarebbe risorto.
Con Cristo è stata sconfitta la madre di tutte le paure: la morte.

La resurrezione è stata la liberazione per tutte e tutti noi che abbiamo fede in Lui, una liberazione che ci rende santi, ci apparta rispetto alle miserie di questa vita, come scriveva l’apostolo Paolo: “Dio, che è ricco in misericordia, ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù” (Ef 2, 4a-6).

Ecco perché Paolo, nella certezza della sconfitta della morte (I Cor. 15, 55) poteva scrivere: “Rallegratevi sempre nel Signore” (Fil 4, 4a).
Nella gioia, facciamoci annunciatori di questa certezza, di questo Vangelo: in Cristo c’è vita: «Egli asciugherà ogni lacrima… e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate» (Ap 21, 4).
Paolo aveva ragione: rallegriamoci, sì, perché, al di là delle apparenze, i giorni del nostro lutto sono finiti. Amen.