La chiesa battista di Tbilisi dedica uno spazio alla sinagoga ebraica
La Cattedrale della Pace fungerà da centro interreligioso al servizio delle comunità religiose minoritarie
«L’inaugurazione di una sinagoga entro i confini di una chiesa battista nella Repubblica della Georgia esemplifica il potenziale di pacificazione del dialogo e delle relazioni interreligiose», ha affermato Paul Hayes, pastore battista in pensione ed ex membro del consiglio dell’Alleanza dei battisti.
Hayes ha fatto parte di una delegazione dell’Alleanza che ha partecipato alla cerimonia ebraica del 28 ottobre presso la Cattedrale della Pace, una chiesa battista a Tbilisi guidata dal vescovo Malkhaz Songulashvili, che ha previsto all’interno delle sue mura alcuni spazi dedicati alle comunità ebraiche e musulmane.
La cerimonia tanto attesa fa seguito ad anni di lavoro, rallentato in parte dalla pandemia, ed è l’ultima pietra miliare del Progetto di pace della congregazione, che prevede una struttura con spazi di culto separati per cristiani, ebrei e musulmani senza unire pratiche o identità spirituali.
L’evento è stato condotto da rabbini locali della tradizione del giudaismo riformato, mentre le comunità ebraiche conservatrici e ortodosse non hanno abbracciato il progetto.
La parte dedicata alla moschea del Progetto Pace, invece, sarà inaugurata la prossima primavera e includerà musulmani sunniti, sciiti e sufi, ha aggiunto Hayes. «Questi spazi non sono enormi, ma sono enormi in termini di significato nel riunire gruppi disparati e costruire relazioni interreligiose nella comunità. La cattedrale fungerà da centro interreligioso a Tbilisi al servizio delle comunità religiose minoritarie».
Pensando ai conflitti militari in corso, inclusa la guerra in Israele e Gaza, Hayes ha ancora dichiarato: «Queste guerre sullo sfondo contribuiscono a trasmettere un messaggio particolarmente toccante, probabilmente non molto accolto a questo punto, secondo cui il popolo ebraico, i musulmani e i cristiani possono lavorare fianco a fianco e lavorare insieme per il futuro costruendo la fiducia attraverso la comunità».
La chiesa battista e il suo Progetto per la Pace dimostrano anche come i battisti possano essere battisti migliori, ha affermato Ken Sehested, ex direttore fondatore della Baptist Peace Fellowship of North America e direttore del giornale online Prayer & Politics.
Anche se una congregazione guidata da un vescovo e che prega in una cattedrale può apparire tutt’altro che battista, in realtà conferma l’adozione delle caratteristiche battiste come l’autonomia della chiesa locale, ha detto. La cattedrale fu fondata come prima chiesa battista di Tbilisi ed è la più antica congregazione battista del paese.
Accogliere congregazioni ebraiche e musulmane nelle loro strutture esemplifica il sostegno storico battista alla libertà religiosa, ha affermato Sehested. «La Cattedrale della Pace ha anche assunto una posizione molto proattiva nell’accogliere la comunità LGBTQ, e molti dei suoi fratelli e sorelle non ne sono contenti. Questo è qualcos’altro che rende la Cattedrale Battista della Pace molto singolare».
La cattedrale fa i conti con elementi della cultura georgiana ostili verso le minoranze religiose e le persone LGBTQ. «Quello che i battisti in Georgia stanno facendo – ha aggiunto Sehested – è andare controcorrente rispetto alla violenza interculturale e nazionalistica. Si stanno mettendo, a caro prezzo, in gioco per avere un luogo dove possa avvenire il dialogo tra battisti, musulmani, ebrei e altri gruppi religiosi che sono minoranze distinte in Georgia, dove la Chiesa ortodossa è dominante».
«Quello che sta facendo la Cattedrale della Pace è come una parabola vivente. È una storia che può essere raccontata in ogni tempo e luogo. È un segno di speranza che il futuro non è circoscritto, che potremmo effettivamente avere l’opportunità di oltrepassare questo muro di ostilità tra diversi gruppi religiosi. Questa è una cosa audace e coraggiosa che stanno facendo», ha concluso Sehested.