Ritrovare la Parola della vita

Un giorno una parola – commento a Romani 8, 26

Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Salmo 118, 26

A tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome
Giovanni 1, 12

La luce di Cristo splende anche nelle tenebre di oggi (v. 5); la vera luce splende anche in questi giorni di guerra nell’Europa Orientale e nel Medio Oriente e ovunque la gente viene inghiottita dalle tenebre della valle dell’ombra della morte.
La luce di Cristo splende, e non la riconosciamo, non la riceviamo (v. 10). Ecco, la croce sulla quale Gesù viene crocifisso. Ma la stessa parola può essere tradotta: la luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta (v. 5). Questa è la risurrezione di Cristo. La nostra salvezza.
Anche se il mondo oppone resistenza e si chiude, alla fine tutte le sue resistenze e chiusure saranno superate. Quanto è difficile, ma non impossibile che l’umanità si arrenda all’amore di Dio, per diventare ciascuno/a figli e figlie di Dio. Diventare umani. Perché nati da Dio, al di là della volontà umana.
Dietro ogni vita umana c’è Dio. Che il mondo possa trovare, anzi, ritrovare la Parola della sua vita, in questo tempo travagliato, di ostilità e di odio. L’augurio dell’evangelista Giovanni rivolto a tutti/e, compresi noi, è di ritrovare la Parola della vita. Di credere nel suo nome, di essere consapevoli di essere figli e figlie di Dio e di procedere sulle orme della vita di Gesù. Di sperimentare con lui la ricreazione, di rinascere ogni volta con la Parola del Cristo, e di sentire l’amore di Dio che ci abbraccia sempre, al di là di ogni incoerenza, confusione e catastrofe. Amen.