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Olof Palme. Un esempio in tempi difficili

«Il 28 febbraio del 1986, Olof Palme, primo ministro svedese, viene assassinato a Stoccolma. La sua morte rappresenta un trauma nazionale e politico. Palme è un politico coraggioso, soprattutto nelle grandi questioni internazionali, opponendosi alla guerra nel Vietnam, all’apartheid e alla proliferazione delle armi nucleari. Viene ucciso di notte mentre rientra a casa con la moglie».

«Secondo il procuratore svedese Krister Petersson – ricorda Il Post (https://www.ilpost.it/2020/06/10/olof-palme-assassino-stig-engstrom/) – , al quale è stata affidata l’inchiesta sull’assassinio del primo ministro Olof Palme, avvenuto il 28 febbraio del 1986, il presunto assassino fu Stig Engström, morto nel 2000. Per questo motivo, secondo Petersson, non sarà possibile formalizzare nessuna accusa nei suoi confronti e il caso verrà archiviato. Le rivelazioni della magistratura svedese, fatte durante una conferenza stampa mercoledì mattina, erano molto attese, dato che l’assassinio di Palme era rimasto un caso irrisolto, e nel corso degli anni c’erano state diverse ipotesi su chi potesse averlo ucciso, teorizzando il coinvolgimento di servizi segreti stranieri, della CIA e persino della loggia massonica italiana P2».

Il libro: Olof Palme. Vita e assassinio di un socialista europeo, di Aldo Garzia (Editori Riuniti).

Dalla quarta di copertina:

Il 28 febbraio 1986 il premier Olof Palme venne ucciso a colpi di pistola nel centro di Stoccolma. La sua vita si spezzò a soli cinquantanove anni. La regia e il killer dell’omicidio sono tuttora avvolti dal mistero.

Ma di Palme si continua a discutere perché le sue idee hanno segnato la storia contemporanea della sinistra europea. Sensibile alle cause del Terzo mondo, fortemente critico del comunismo di Mosca e dell’imperialismo di Washington, fautore del «neutralismo attivo» capace di farsi ascoltare a Est e a Ovest come a Nord e a Sud, in prima fila nella lotta per il disarmo, tra i primi a considerare la liberazione della donna e le compatibilità ambientali come priorità di una sinistra moderna, Olof Palme è stato tra gli innovatori della socialdemocrazia del secondo dopoguerra.

Ha cercato anche il dialogo con i comunisti italiani, in particolare con Enrico Berlinguer, che vedeva allontanarsi positivamente dall’Unione Sovietica.

Questa biografia – che ne ricostruisce la vita e la misteriosa morte – è stata la prima del leader svedese a essere pubblicata in Italia ed è uscita nel 2007.

L’autore, Aldo Garzia (classe 1954 – scomparso il 9 aprile 2022), giornalista e scrittore, sulla Svezia ha pubblicato vari saggi Ingmar Bergman. Nel 2002 e 2003 ha presentato la sua ricerca su Bergman a Milano, Stoccolma, Parigi e Roma in collaborazione con la Fondazione Bergman e l’Istituto italiano di cultura di Stoccolma. Nel 2008, ha curato per la rubrica “Il terzo anello” di Radio3 Rai un ciclo di sei trasmissioni dedicate a Bergman dal titolo Quel barbaro del nord.

L’audio: Olof Palme, vita e assassinio di un socialista europeo (https://www.radioradicale.it/scheda/225035/olof-palme-vita-e-assassinio-di-un-socialista-europeo?i=1170516&qt-blocco_interventi=1)

Articoli di Riforma – collegati
https://riforma.it/it/articolo/2016/01/08/premio-olof-palme-al-pastore-luterano-mitri-raheb

Comunità di fede insieme per una legge sull’ecocidio

https://riforma.it/it/articolo/2017/11/16/le-vittime-della-nostra-ricchezza