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In Piemonte chiese valdesi chiuse per le prossime domeniche, ma non tutte

Nonostante le indicazioni non prevedano nelle zone rosse la chiusura dei luoghi di culto, alcune chiese valdesi in Piemonte si sono mosse per sospendere per alcune domeniche il culto in presenza. 

Dalla chiesa valdese di Villar Pellice arriva questa comunicazione: «Trovandoci in “zona rossa” le attività in presenza (catechismi, scuola domenicale, corale, studio biblico, unione femminile, riunioni quartierali…) sono annullate. Per quanto riguarda i culti, poiché nell’ultimo Decreto le chiese non sono menzionate, questi si potrebbero svolgere regolarmente continuando a seguire le norme di sicurezza previste dal protocollo firmato con il Governo.

Ciononostante, in questo momento vogliamo agire con responsabilità. Vediamo la situazione critica a livello nazionale e locale, la difficoltà di ospedali e case di riposo e riteniamo di dover dare messaggi chiari e non contraddittori: non vogliamo che un nostro diritto diventi un privilegio.

Per questi motivi, dopo aver riflettuto insieme alle altre chiese della val Pellice e aver informato questa mattina l’Assemblea di chiesa, abbiamo deciso di sospendere il culto per le prossime due domeniche (15 e 22 novembre 2020).

Come abbiamo iniziato a fare nei mesi passati, cercheremo di trovare nuovi modi per continuare ad essere chiesa, a predicare l’Evangelo, ad essere vicini in particolare a chi ne ha più bisogno.

In questa fase in cui siamo costretti al distanziamento fisico, non rinunciamo a essere una comunità vicina, unita nella preghiera, una chiesa che nella difficoltà prova a sperimentare nuove vie. In questo percorso, idee, consigli, proposte e riflessioni sono benvenuti!». Sulla stessa lunghezza d’onda la chiesa di Luserna San Giovanni: «Sono sospese tutte le attività per tutto il mese di novembre in osservanza al nuovo Dpcm del 3 novembre. Inoltre, saranno sospesi i culti del 15 e del 22 novembre per prudenza e maggior sicurezza di tutti. A Dio piacendo, i culti riprenderanno la prima domenica di Avvento e cioè il 29 novembre».

Sospeso tutto anche nella chiesa di Torre Pellice: «In questo tempo difficile, davanti alle notizie che dicono che presto gli ospedali della nostra regione saranno saturi, crediamo che la nostra responsabilità – la nostra vocazione – non sia quella di continuare a godere di quel diritto, che in questo frangente rischia di diventare un privilegio, ma invece di invitare le persone a stare a casa il più possibile, e di farlo noi per primi per dare il buon esempio. Per questo sospendiamo anche i nostri culti per le prossime due settimane. Alcune attività continuano in presenza ma in modo diverso (il nostro sportello diaconale e la distribuzione dei pacchi alimentari, che in questo momento sono quanto mai indispensabili), altre passano online (a partire dal Gruppo giovani e dallo Studio biblico), altre ancora verranno potenziate nei prossimi giorni (pensiamo agli appuntamenti online, ma anche alle telefonate per raggiungere chi è più solo, isolato, ammalato). 

Se volete sapere come potete contribuire attivamente al nostro restare anche in questo tempo una comunità che si prende cura, contattateci. C’è tanto da fare, non sarà certo questo tempo di distanziamento a fermarci. Siamo distanziati, non separati. Restiamo comunità». Su questa scia anche le chiese di Bobbio Pellice, Angrogna e Rorà. 

Nel terzo circuito, quello della val Germanasca, i culti e le attività sono sospesi. 

Porte chiuse anche a Villar Perosa e San Secondo di Pinerolo, mentre a Prarostino, Pramollo e San Germano si continuerà, rispettando le norme anticontagio, a tenere le chiese aperte. 

A Pinerolo, in segno di solidarietà e vicinanza a coloro che sono colpiti dalla pandemia, e per la gravità della curva epidemiologica, i culti del 15 e del 22 novembre sono sospesi. E in un comunicato congiunto la chiesa valdese di Pinerolo e la Diocesi ricordano che «il Dpcm del 3 novembre introduce limitazioni più stringenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza della pandemia da Covid-19. Il Piemonte appare nella zona rossa di queste nuove restrizioni. Tuttavia, su tutto il territorio nazionale, la celebrazione di messe e culti continua a essere consentita.

Consapevoli di questo diritto riteniamo, comunque, di fare volontariamente un passo indietro, sospendendo le celebrazioni e i momenti cultuali nelle domeniche 15 e 22 novembre.

A questa decisione siamo pervenuti congiuntamente con la volontà di dare a questo gesto una valenza ecumenica e di testimonianza civile. 

Vogliamo altresì dare un segnale di solidarietà e vicinanza a tutti coloro che sono stati costretti a limitare drasticamente la propria attività lavorativa e, nello stesso tempo, ci impegniamo a non provocare ulteriore sovraccarico al lavoro degli operatori sanitari. 

Siamo infine consapevoli che sospendere le attività cultuali non significa interrompere la pratica della carità fraterna, continuando ad impegnarci come cristiani nella solidarietà, nell’ascolto, nell’amore fraterno e nel seguire le persone che attraversano la dimensione della malattia e del lutto. 

Invitiamo tutti i fratelli e le sorelle credenti a coltivare la propria fede e la propria pietà attraverso la lettura biblica e la preghiera personale. 

Ribadiamo la nostra certezza nel fatto che il Signore continuerà a sostenerci in questo nuovo periodo di difficoltà e di dolore, mantenendoci nella fiducia e aperti alla speranza».