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Un laboratorio per i giovani

Una piattaforma dimostrativa a uso degli studenti e degli ospiti del centro di soggiorno di Pracatinat costituita da una pala microeolica, un pannello fotovoltaico e un’antenna parabolica per connettività wireless a banda larga, oltre a una stazione di monitoraggio comprensiva di webcam, centralina meteo e apparati WiFi sarà installata a breve sulla copertura del Palazzo Tina Nasi, uno dei due sanatori storici dell’alta val Chisone (l’altro è l’edificio Edoardo Agnelli). La piattaforma diventerà realtà grazie al finanziamento del “Csp – Innovazione nelle ICTs”, il Centro di eccellenza per la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di avanzate tecnologie informatiche e telematiche del Piemonte e al supporto offerto dal servizio Infrastrutture e assistenza tecnica enti locali della Provincia di Torino.

«Il progetto della piattaforma per l’utilizzo di diverse sorgenti di energie rinnovabili con scopo divulgativo, didattico e scientifico» ci spiega l’ingegnere della Provincia di Torino Massimo Vettoretti che ha curato il progetto «era fermo da anni per difficoltà di natura burocratica. Siamo lieti che il nostro intervento abbia consentito di risolvere finalmente l’impasse e di restituire alle scuole uno strumento molto utile per la formazione dei ragazzi».

La nuova realizzazione permetterà, tra le altre cose, di utilizzare l’energia prodotta per alimentare illuminazione e apparecchiature del laboratorio (incluse quelle di rete) e di realizzare delle demo sui consumi, mettendo a confronto, per esempio, televisori e personal computer accesi e in standby.

La progettazione dal punto di vista tecnologico è stata fatta dal Csp, la società partecipata del Piemonte che ha collaborato con la Società Pracatinat s.c.p.a., la società consortile partecipata dal comune di Torino, provincia di Torino, comune di Rivoli e altri enti locali. «Io ne ho curato l’installazione sul tetto dell’ex Sanatorio Nasi perché bisogna fare delle pratiche amministrative e tecniche presso lo sportello Suap di Pinerolo, lo sportello unico delle attività produttive, che rilascia le varie autorizzazioni. Noi abbiamo inoltrato al Suap tutta la documentazione con l’indicazione del direttore tecnico, il direttore lavori Marco Negro e adesso dovremo prendere contatto con le imprese e procedere con l’installazione. Quindi il nodo, l’ostacolo che c’è stato per diverso tempo dovrebbe essere superato con l’arrivo dell’autorizzazione del Suap che dovrebbe arrivare a giorni».

Se entriamo nel dettaglio tecnico della centralina cosa scopriamo? «220 watt di produzione di picco di corrente elettrica prodotti in diverse condizioni e con diversi sistemi, microeolico e solare con tre minipannelli solari. Le scolaresche che tutti gli anni e durante tutto l’anno salgono a Pracatinat per i soggiorni di educazione ambientale potranno così capire e imparare come si produce energia elettrica da fonti rinnovabili per creare consapevolezza e sensibilità verso queste forme di energia» conclude Vettoretti.

Fonte: “Pracatinat002” di Francofranco56Opera propria. Con licenza Public domain tramite Wikimedia Commons.