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L’antisemitismo sarà il tema della prossima Settimana della libertà

L’antisemitismo sarà il tema della prossima Settimana della libertà. Lo ha deciso l’Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei.

Ogni anno attorno al 17 febbraio – data che ricorda l’elargizione dei diritti civili ai valdesi nel 1848, pochi giorni prima che gli ebrei stessi ottenessero le stesse libertà – i protestanti italiani osservano la Settimana della Libertà affrontando temi legati ai diritti, alla laicità e all’impegno sociale.

La decisione è stata presa nella convinzione che «l’antisemitismo, che non è mai sopito, si sta anzi rinfocolando in Europa e anche in Italia», recita l’ordine del giorno approvato dall’Assemblea che prosegue: «Condividiamo con convinzione e preoccupazione la necessità di essere vigili e attivi contro l’antisemitismo e contro ogni forma di razzismo, xenofobia, sessismo e discriminazione di ogni minoranza».

Ciò che secondo l’Assemblea Fcei non va dimenticato è che «la storia dell’Europa moderna e ancor più contemporanea ci insegna che le parole e le azioni di odio contro gli ebrei sono il primo segnale di una deriva liberticida e di attacco ai principi su cui si basano le nostre democrazie costituzionali, fondate in reazioni agli orrori che hanno travolto l’Europa nel secolo scorso».

«Come chiese – prosegue il testo – non possiamo non fare i conti con il peso di un secolare anti-ebraismo di matrice cristiana, del quale abbiamo preso coscienza dopo la Shoah e rispetto al quale abbiamo voluto imboccare un cammino di conversione e rinnovamento».

Testo completo dell’ordine del giorno dell’Assemblea:

«L’antisemitismo, che non è mai sopito, si sta anzi rinfocolando in Europa e anche in Italia. Questo avviene nel contesto di una diffusione di discorsi di odio, di umori alimentati dalla propaganda, di percezioni non vagliate alla prova dei dati e dei fatti.   Condividiamo con convinzione e preoccupazione la necessità di essere vigili e attivi contro l’antisemitismo e certo contro ogni forma di razzismo, di xenofobia, di sessismo e di discriminazione di ogni minoranza. Non possiamo però mai dimenticare che la storia dell’Europa moderna e ancor più contemporanea ci insegna che le parole e le azioni di odio contro gli ebrei sono il primo segnale di una deriva liberticida e di attacco ai principi su cui si basano le nostre democrazie costituzionali fondate in reazioni agli orrori che hanno travolto l’Europa nel secolo scorso. Come chiese non possiamo non fare i conti con il peso di un secolare anti-ebraismo di matrice cristiana, del quale abbiamo preso coscienza dopo la Shoah e rispetto al quale abbiamo voluto imboccare un cammino di conversione e rinnovamento. L’Assemblea invita le chiese a dedicare la Settimana della libertà 2020 a questi temi.

 La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) riunisce quasi tutte le denominazioni storiche del protestantesimo italiano: battisti, valdesi, metodisti, luterani, Esercito della Salvezza, la Comunione di chiese libere, la Chiesa apostolica italiana e la St. Andrew’s Church di Roma, una chiesa protestante di lingua inglese appartenente al Presbiterio europeo della Chiesa di Scozia. Partecipano alla Federazione in qualità di “osservatori” l’Unione delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno (Uicca) e la Federazione delle chiese pentecostali (Fcp).