Myanmar. La giunta militare ordina un Natale anticipato

La motivazione addotta nasconde una grave violazione della libertà di religione o di credo

 

I cristiani in alcune parti del Myanmar hanno ricevuto l’ordine di celebrare il Natale in anticipo in modo che la festa non interferisca con le elezioni previste per il 28 dicembre.

Le chiese di Myitkyina, Putao e Tanai hanno ricevuto l’ordine dal Consiglio militare dello Stato di Kachin di concludere le celebrazioni natalizie prima del 20 dicembre.

 

Secondo quanto riferito, la gente del posto non ha accolto favorevolmente il decreto, ma sa che la mancata osservanza potrebbe comportare l’arresto per disobbedienza agli ordini del governo o persino per ribellione.

Purtroppo, le relazioni tra la comunità cristiana e i dirigenti militari stanno vivendo tensioni: il 30 novembre, un pastore di 23 anni, Pau Muan Lian, è scomparso. Una settimana dopo, si è scoperto che era stato arruolato a forza dai militari, nonostante una legge esentasse i membri degli ordini religiosi dalla coscrizione obbligatoria.

 

L’organizzazione internazionale per la libertà religiosa Christian Solidarity Worldwide (CSW) sostiene che la legge venga utilizzata per prendere di mira i leader delle minoranze religiose ed etniche, andando a minare così la vita religiosa delle comunità.

Mervyn Thomas, presidente e fondatore di CSW, ha dichiarato: «La giunta militare del Myanmar sta orchestrando elezioni fraudolente basate sulla violenza e sul controllo, e queste ultime azioni confermano che sta esplicitamente utilizzando le elezioni e le sue nuove leggi per attaccare le minoranze religiose. Ordinare ai cristiani di celebrare la loro festa più sacra in una data stabilita dai militari è una grave violazione della libertà di religione o di credo.

 

Allo stesso modo, arruolare forzatamente un giovane ministro priva la sua comunità della leadership e rappresenta la coercizione più grave, soprattutto quando contraddice direttamente la loro stessa legge».

«Vale anche la pena notare – ha aggiunto Mervyn Thomas – che questi incidenti sono due casi visibili ed emblematici riportati dai media, mentre violazioni dei diritti umani e violenze contro i civili continuano a verificarsi in modo invisibile in tutto il Paese, alla luce dei blackout generalizzati di Internet, in particolare negli stati di Chin e di Kachin».

Infine, Thomas ha dichiarato che i leader internazionali dovrebbero considerare le prossime elezioni come una farsa che deve essere condannata.