Il presidente della Repubblica alla chiesa metodista

Sergio Mattarella, sabato prossimo, si recherà al tempio di via XX Settembre a Roma dove verranno ricordati i centotrent’anni di presenza metodista in città

 

Sabato prossimo, 20 settembre, ricorrono i centotrent’anni anni della chiesa evangelica metodista di Roma, sita in via Firenze: i centotrent’anni del tempio e della presenza pubblica in città della chiesa metodista, fondata dalla missione episcopale americana. Quale valenza ha questa ricorrenza? Lo abbiamo chiesto al presidente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia, il pastore Luca Anziani. 

 

«Nel momento in cui sarà presente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – ha dichiarato Anziani – abbiamo deciso di dare una valenza pubblica e non privata: non si tratta di una autocelebrazione, ma di evidenziare come nel corso di questo secolo e trent’anni, la chiesa metodista ha inteso la sua presenza a Roma e in Italia: una presenza interessata alla cosa pubblica; la missione evangelica, la predicazione di Gesù Cristo sono strettamente collegate al patto sociale e democratico. La presenza del Presidente vuole sottolineare questa peculiarità della spiritualità e dell’impegno sociale metodista: non è possibile una testimonianza di Gesù Cristo che non sia profondamente incarnata nelle vicende, nelle ferite, nelle questioni del territorio in cui la chiesa è impegnata e chiamata a vivere».

 

«Questo – ha proseguito Anziani – è il senso della vocazione di una chiesa che vuole continuare a rimanere in dialogo con la politica, la cultura, la società. Soprattutto in un tempo come questo, in cui si stanno fratturando in maniera drammatica tutti quei patti democratici e sociali che hanno costruito l’Europa per come la conosciamo, le questioni della pace e della giustizia restano una priorità».

 

Sergio Mattarella aveva fatto visita nell’agosto 2023 alla Chiesa valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi accolto dalla moderatora della Tavola valdese, Alessandra Trotta. Una giornata divisa in due momenti distinti: uno con le istituzioni civili locali per inaugurare una targa a ricordo della figura di Altiero Spinelli, ospite a Torre Pellice della famiglia del valdese Mario Alberto Rollier (membro del Partito d’Azione, figura centrale nella diffusione dell’idea europeista) e uno dedicato alla Chiesa valdese, realtà storica del protestantesimo riformato.

 

 

Foto di Pietro Romeo