Ristrutturato il campanile del tempio di San Germano Chisone
Lavori principalmente sugli intonaci e sull’orologio
Mancano ormai pochi giorni allo smontaggio del ponteggio che in questo ultimo mese ha nascosto alla vista il campanile di San Germano Chisone. Lavori di ristrutturazione che hanno interessato alcune parti di questo particolare edificio. Come racconta bene Clara Bounous, già sindaca del Comune della val Chisone: «La storia del campanile del tempio valdese di S. Germano Chisone è strettamente legata alle vicende storiche che hanno animato questa valle a partire dalle persecuzioni e dalle guerre di religione dei sec. XIII-XV. In passato i locali di culto erano inizialmente siti nelle zone periferiche del paese, secondo quanto era stato stabilito dal trattato di Cavour (1561), che sanciva il diritto di professare pubblicamente la religione riformata al di sopra dei 600 metri di altitudine. Successivamente nel 1711, approfittando di un periodo di relativa tolleranza da parte del duca di Savoia, fu eretto un tempio vero e proprio nel centro del paese contro le leggi vigenti, che per questo motivo rischiò di essere abbattuto in varie circostanze. Nel 1831 questo primitivo edificio fu parzialmente restaurato, avendo subito delle gravi lesioni durante il terremoto del 1808.
In quest’occasione fu costruito il campanile che rimase senza campana fino al 1851. La tanto desiderata campana fu commissionata alla ditta Bolley di Torino ed ebbe un costo di 2.007 franchi.
Nel 1890 il tempio fu interamente abbattuto, essendo ancora seriamente deteriorato, e venne ricostruito nello stesso luogo un altro edificio più ampio. Nel 1899 il Comune installò sul campanile un orologio fornito dalla ditta Granaglia di Torino, che sostituì quello precedente che era poco funzionante.
Nel 1951 in occasione del centenario della campana la facciata del tempio fu modificata eliminando le finestre esistenti».
«I lavori – ha aggiunto Claudia Beux, presidente del Concistoro di San Germano – hanno interessato soprattutto i muri e il tetto: grazie a un lascito importante, infatti, siamo già riusciti a sistemare la facciata del tempio e ora concludiamo anche con il campanile. L’intonaco è stato scrostato dove si staccava, rimesso a nuovo e livellato; il tetto è stato controllato e ripassato da un artigiano edile mentre le grondaie erano ancora in buono stato. Infine il Comune è intervenuto per la ristrutturazione dell’orologio che è di sua proprietà. Un investimenti totale che si aggira attorno ai 30.000 euro».
La conclusione la lasciamo ancora a Bounous: «Il campanile, scandendo ogni giorno tutte le ore e le mezz’ore è diventato un simbolo per tutta la popolazione del Comune, che mentre passa nel centro volta spesso lo sguardo verso il campanile, che con le lancette del suo orologio indica l’ora esatta. La campana, come nel passato, viene utilizzata ogni domenica per chiamare i fedeli alla funzione religiosa e per i funerali. L’orologio che suona le ore e le indica sull’orologio, è di proprietà del Comune che lo gestisce ed è quindi patrimonio di tutta la popolazione».