Una stessa passione: la missione

I mezzi di comunicazione avventisti raccontano l’assemblea mondiale appena conclusa

 

La 62ª Assemblea della Conferenza Generale (CG) della Chiesa Avventista del Settimo Giorno si è da poco conclusa presso l’America’s Center Convention Complex di St. Louis in Missouri. Abbiamo già avuto modo di presentare i delegati che hanno formato l’Assemblea della CG, abbiamo cercato di capirne i compiti e di conoscere quelli italiani.

 


Non tutti i delegati hanno potuto partecipare ai lavori per vari problemi, come il rilascio dei visti d’ingresso negli Stati Uniti o problemi personali dell’ultima ora. Questo spiega anche la differenza tra il numero dei delegati votanti e quelli registrati. Inoltre, occorre tenere conto che non sempre tutte le commissioni rientrano in sala al momento delle votazioni. Infine, vi sono anche delegati impegnati in diversi ruoli nell’attività assembleare e anche loro non sempre riescono a partecipare alle votazioni.

Un dato è emerso dalle sessioni plenarie e dalle discussioni in aula: la passione comune per la missione che ha animato tutti i partecipanti ai lavori. I delegati delle varie Divisioni della Chiesa mondiale si sono ritrovati uniti nella preghiera, nell’adorazione e nelle attività amministrative. E al di là dell’agenda di lavoro, sono stati numerosi i momenti di scambio tra delegati dei vari territori e di età diverse.

 

Il più anziano
Il delegato più anziano che ha partecipato all’Assemblea viene dalla Cina e si chiama Chue Kien Robert Wong. Alla veneranda età di 90 anni, ha partecipato a tutte le Assemblee della Chiesa da decenni, saltando solo quella del 1985.
“Sono felice di vedere i giovani impegnati nella Chiesa” ha affermato “Grazie a loro, la missione non si fermerà”.

Ismael Castillo, rettore dell’Università di Montemorelos, ha raccontato: “Partecipo all’Assemblea della CG dal 1980. Ho assistito a nove di questi incontri e sono stato otto volte nella Commissione di nomina. Vedere i giovani partecipare attivamente mi commuove. Sono appassionati, dinamici, con ottime competenze nella guida della chiesa”.

In merito agli studenti intervenuti come orchestrali e nelle corali, Castillo ha aggiunto: “Essere testimoni in prima persona dell’impegno della Chiesa mondiale li incoraggia a sviluppare la passione per la missione”.

 

Numero dei delegati per territori  Le quote spettanti vengono assegnate in due modi: alcune sono calcolate in maniera che ogni Divisione riceva lo stesso numero di delegati; altre sono assegnate in base al numero di membri. Il calcolo viene effettuato sulla base dei membri iscritti sui registri di chiesa dei diversi territori due anni prima dell’Assemblea; quindi, per l’evento di Saint Louis 2025, i dati risalgono al 31 dicembre 2023.

Le voci dei giovani
Per molti delegati giovani, questa è la prima volta che partecipano al processo decisionale della Chiesa a livello mondiale. Avanzano proposte innovative, mettono a disposizione le loro competenze digitali, per favorire la diffusione del messaggio dell’avvento.

La delegata più giovane è probabilmente Marinella George. Ha 24 anni e viene dalla Guyana. Si è detta particolarmente soddisfatta del coinvolgimento dei giovani: “Possiamo fare molto. Non viviamo guerre o conflitti gravi, quindi non possiamo non essere impegnati, soprattutto per quanto riguarda le nuove tecnologie”

Un giovane pastore proveniente dal Suriname, Stephen Tulp, ha detto: “Non sono qui solo per essere un testimone della storia, ma per assumere un ruolo da protagonista. Abbiamo ereditato un patrimonio consistente ed è nostra responsabilità non solo custodirlo ma incrementarlo”.

Jordanne Browne, 26 anni, vive in Giamaica, si è detta impressionata dal fatto che “far parte della chiesa non riguarda solo l’età anagrafica o l’esperienza, ma è legato alla missione”. È appassionata dei ministeri verso i giovani e di sviluppo personale. Si dedica a condividere Cristo attraverso la guida e il tutoraggio dei giovani.

 

I delegati sono per il 21% donne e per il 79% uomini. Tra i delegati sotto i 30 anni, le donne sono il 69% e gli uomini il 31%.

Ancorati alla missione e orientati al futuro
Il denominatore comune a tutti i delegati, senza eccezione, al di là delle differenze di età, cultura e provenienza, è la fede nella missione della chiesa chiamata a proclamare il messaggio dei tre angeli di Apocalisse 14 e a preparare l’umanità per il ritorno di Cristo.

Lonol Winni, 45 anni, pastore in Papua Nuova Guinea, ci ha detto: “Vedere delegati giovani e anziani seduti fianco a fianco, per condividere dinamismo e saggezza, mi commuove.”

In un mondo segnato da conflitti generazionali, l’Assemblea della CG è una poderosa contro-narrazione, perché la forza della Chiesa non sta nello scegliere tra vecchio e nuovo, o tra le diverse provenienze, ma nel mettere insieme tutte queste dimensioni.
“Vedo un futuro luminoso davanti a noi” ha concluso Castillo, mentre assisteva alle prove degli studenti in vista della performance serale “Il passato cammina al nostro fianco, mentre il futuro è già guidare”.