Respira, spera… sei al Grand Kiff!
Fra pochi giorni comincia il grande raduno dei giovani protestanti francesi… e non solo! Quest’anno una nutrita partecipazione anche dall’Italia
Si sono chiuse ieri 15 luglio le iscrizioni per il “Grand Kiff”, il grande raduno di giovani organizzato ogni 3-4 anni dalla Chiesa protestante unita di Francia ma aperto anche ad altri, partner dell’Epudf e Chiese sorelle. Quest’anno si terrà dal 25 al 29 luglio con il titolo «Respire, Espère» a La Force, in Dordogna.
Un incontro al tempo stesso spirituale, aggregativo e di festa per ragazzi e ragazze dai 14 ai 20 anni, che in ogni edizione, dalla prima del 2009 a Lione (seguita da Grenoble nel ’13, Saint-Malo nel ’16 e Albi nel ’21), raduna un migliaio di persone da tutto il paese… e dall’estero! Quest’anno – grazie all’entusiasmo di Valerie Moncaubeig, membro italiano del Comitato della Conferenza delle Chiese Protestanti dei paesi latini d’Europa (Cepple), della quale la chiesa valdese, metodista e l’Unione cristiana evangelica Battista d’Italia fanno parte come membri attivi –, sarà infatti presente una nutrita delegazione protestante italiana, circa 40 ragazzi in buona parte battisti (più due valdesi e una giovane pentecostale) più quattro accompagnatori (Valerie, Ivano De Gasperis, Arianna Tartarelli e Marcantonio Pascale), che seguiranno questo evento che coinvolge, oltre ai partecipanti strettamente intesi, un alto numero di persone nell’accoglienza, logistica, animazione e comunicazione (viene chiamato “Alter Kiff” e interessa giovani dai 18 ai 35 anni).
Il raduno, che include momenti di culto, concerti, laboratori tematici, giochi, discussioni, in piccoli gruppi o grandi assemblee, si pone all’insegna dell’accoglienza e dell’inclusione: svolgendosi all’aperto, su un terreno erboso, con sistemazione in tenda, può presentare delle difficoltà e a tale scopo un’équipe particolare, chiamata “Handi Kiff”, si occupa di facilitare al massimo la partecipazione, tenendo conto delle difficoltà che possono presentarsi, legate al fatto che si tratta di una grande assemblea, all’aperto, con spazi comuni.
Il Grand Kiff è sostenuto finanziariamente dalla Fondazione Jonh Bost, per cui ai partecipanti è richiesta una quota minima, che copre i costi reali di alloggio (escluso materiale da campeggio, a carico dei partecipanti), pasti e attività. Molte chiese locali hanno sostenuto la partecipazione dei loro ragazzi, e le chiese regionali hanno organizzato il trasporto comune anche per ottimizzare i costi, oltre che per una questione ambientale, su cui l’organizzazione del Grand Kiff è molto attenta.
Siccome il Grand Kiff è vissuto come un evento della Chiesa tutta, l’invito è a seguirlo anche a distanza tramite i social, il sito dedicato, la radio (EJR e RCF), un modo per sentirsi in comunione con i giovani: sono quindi messe a disposizione alcune risorse per riflettere sul tema dell’incontro, liturgiche (preghiere, canti) e animazioni, in particolare per domenica 27 luglio.
Un ultimo dettaglio; perché si chiama “Grand Kiff”? L’origine del nome si ritrova nella prima edizione, ispirata dal versetto «Dio ha tanto amato il mondo…» (Giovanni, 3 16): rivolgendosi ai giovani, gli organizzatori hanno scelto un termine dell’argot che indica piacere, divertimento, “kiffer” significa amare: una bella indicazione che, abbinata al tema di quest’anno, sembra in controtendenza con lo spirito dominante nel mondo. Ma anche a questo servono incontri di questo genere!