Al via il Black History Month a Torino

Ieri si è svolta la conferenza stampa dell’edizione 2025 del Black History Month Torino alla sua quarta edizione

 

Ieri, presso il Collegio Carlo Alberto di Torino – in una sala gremita con oltre 60 persone – era davvero tanti i rappresentanti della grande famiglia del Black History Month Torino: partner, sponsor, istituzioni e associazioni. 

 

La conferenza condotta da Hoyam Houar e Valentino Agunu (dopo un video riassuntivo dell’edizione 2024 prodotto da Deka Mohamed), ha visto l’alternanza di numerosi interventi: Janet Buhanza, Presidente dell’Associazione Donne Africa Subsahariana e II Generazione; Marzia Sica, Responsabile dell’Obiettivo Persone della Fondazione Compagnia di San Paolo; Elisa Panero, Direttrice del Museo di Antichità e aree archeologiche dei Musei Reali di Torino; Alessandra Giovannini Luca, Direttrice delle Residenze Reali Sabaude; Abdullahi Ahmed, Consigliere del Comune di Torino; Nicoletta Cerrato, Assessora alle Politiche culturali, biblioteche, pari opportunità e terza età del Comune di Rivalta di Torino; Paolo Pellegrini, Vicesindaco del Comune di Pino Torinese; Ilaria Genovese, Consigliera della Circoscrizione 7 del Comune di Torino; Yoon Nam, Console per la Stampa e la Cultura del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Milano; Ranzie Mesah, Fondatrice del Black History Month Aosta; Anna Rowinski, Co-coordinatrice delle attività della Casa del Quartiere; e Suad Omar, Direttrice del Black History Month Torino. 

 

L’edizione 2025 del Black History Month Torino inizierà ufficialmente il primo febbraio e terminerà il 28 dello stesso mese e si estenderà in ben sette comuni nei quali si terranno oltre 100 eventi in più di 25 location: concerti, presentazioni di libri, laboratori, corsi, dibattiti, proiezioni cinematografiche, mostre fotografiche, seminari, stage, sfilate di moda, serate culinarie, spettacoli di danza, teatrali e di stand-up comedy. 

 

Il 18 febbraio in collaborazione con Riforma – Eco delle valli valdesi e il Circolo Articolo 21 Piemonte è prevista la partecipazione di Anna Meli, presidente del Cospe e vicepresidente dell’Associazione “Carta di Roma” e di due operatori di Mediterranean Hope (Léa Karam e Niccolò Parigini) che lavorano per il programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), un panel dedicato per parlare anche di accoglienza, di Corridoi umanitari e di altre attività promosse dalla Fcei a Rosarno e nel cuneese.   

 

Dal sito della rassegna. 

Come è nato il Black History Month?

Inizio del XX secolo, lo storico Carter G. Woodson, figlio di genitori analfabeti che avevano vissuto la schiavitù e che aveva a lungo lottato per ottenere un’istruzione, non accettò l’indifferenza del mondo nei confronti dei successi dei neri. In una società razzista che rappresentava le persone nere in modo distorto e fuorviante, ignorandone i contributi, si impegnò a raccontare al mondo la ricchezza della loro storia e a contrastare i preconcetti sulle loro capacità e aspirazioni.

Nel 1915, in occasione del 50° anniversario dell’emancipazione degli schiavi, Woodson fondò l’Association for the Study of Negro Life and History (Associazione per lo Studio della Vita e della Storia dei Neri), oggi conosciuta come Association for the Study of African American Life and History.

 

Nel 1926, annunciò la “Negro History Week”, una settimana dedicata alla storia dei neri e alla celebrazione delle loro abilità nelle arti, che si sarebbe tenuta ogni anno a febbraio, in coincidenza con i compleanni dell’abolizionista Frederick Douglass e del Presidente Abraham Lincoln.

Nel corso degli anni, la settimana di celebrazione di Woodson fu accolta con sempre maggiore entusiasmo, fino a quando nel 1975 il Presidente Gerald Ford la riconobbe ufficialmente in un messaggio pubblico. L’anno successivo, in occasione del bicentenario della nazione, l’ASALH estese la settimana all’intero mese di febbraio.

 

Black History Month a Torino

La prima edizione del Festival a Torino si è svolta online, a causa delle restrizioni legate alla pandemia.

Nel mese di febbraio del 2023 si è svolta la seconda edizione, promossa dall’Associazione Donne Africa Subsahariana e II Generazione con il sostegno e il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, il patrocinio della Città di Torino, la collaborazione di enti e istituzioni piemontesi – Museo di Antropologia e etnografia dell’Università di Torino, Museo del Cinema, Musei Reali, Palazzo Madama, Polo del ‘900, Casa del Quartiere, Centro Interculturale, Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, Gruppo Abele, Lombroso16 – e in partnership con Black History Month Bologna,  Black History Month Firenze e tante associazioni del territorio torinese e della provincia: Codiasco, Associazione Paìs, Centro Piemontese di Studi Africani, Aframondo, AMEB Mother & childcare, Associazione Sudanese di Torino, MAMRE, Nwanyi – Collettivo Afrofemminista, Associazione Senegalese di Torino, Associazione Di tutti i colori di Pino Torinese, GIGUYA – Associazione per la solidarietà e la promozione della cultura del Mali di Torino, LabPerm, Mosaico – Azioni per i Rifugiati, Y Idea, Champs.

 

Per scoprire il programma completo della quarta edizione e prenotare, è possibile visitare il sito del festival: www.blackhistorymonthtorino.it e seguire i canali Instagram, Facebook e TikTok dedicati.

 

 

Foto di Deka Mohamed