Cinema Trento: il cantiere riparte?
A Torre Pellice un cronoprogramma prevede la ripartenza dei lavori a giorni
Ormai da diversi mesi il cantiere del Cinema Trento di Torre Pellice (e dell’adiacente piazza Muston) è fermo. Abbiamo intervistato la sindaca Maurizia Allisio per fare chiarezza sulla questione.
Un cantiere di circa 3 milioni di euro, un’idea lanciata anni fa da parte di un gruppo di cittadini innamorati del cinema, un finanziamento arrivato grazie ai fondi Pnrr di rigenerazione urbana. Tutto sembrava andare per il meglio con l’area delimitata dalle reti arancio tipiche dei cantieri, la struttura soggetta ai primi interventi e poi l’intoppo. Anzi gli intoppi. «Inevitabilmente il cantiere si è fermato quando è stato trovato dell’amianto nel pavimento, che ha fatto lievitare i costi: per l’intervento di smaltimento sono previsti infatti circa 300.000 euro in più. I problemi sono aumentati in quanto la ditta esecutrice dei lavori non era attrezzata per questo tipo di intervento».
A questo punto la fiducia del Comune ha iniziato a vacillare, anche perché ci si aspetta che chi interviene in questo tipo di lavori sia attrezzato anche per contrastare questi imprevisti, purtroppo molto diffusi, quando si parla di edifici costruiti negli anni in cui l’amianto era largamente utilizzato. «Poco dopo questo imprevisto l’azienda tutta (macchinari, appalti, personale) è stata venduta, e quindi abbiamo cambiato gli interlocutori. Siamo passati da una ditta a conduzione quasi familiare e vicina e una decisamente più grande e più lontana, che ha dieci appalti del genere nella Città metropolitana di Torino. Noi ovviamente abbiamo fatto i nostri controlli sulla nuova società e tutto è risultato in regola. Altra “tegola” sono state le dimissioni del direttore dei lavori, con cui c’era un rapporto diretto». Questi tre aspetti hanno quindi comportato il blocco del cantiere, per quello che riguarda il cinema. «Abbiamo però sollecitato la ditta, nell’attesa che si trovasse una soluzione per l’amianto, a proseguire sull’altro lotto di lavori, riguardante la sistemazione di viale Trento e soprattutto di piazza Muston. In questo caso ci è stato comunicato che non sono attrezzati per i lavori stradali, è quindi necessario un subappalto». La situazione ora è molto delicata perché la chiusura dei lavori è prevista per il 2025, con rendicontazione entro il 2026.
«Proprio in questi giorni con l’ingegnere che ha seguito il progetto abbiamo stilato un cronoprogramma molto stringente, che abbiamo presentato alla ditta esecutrice. Questo prevede la ripartenza del cantiere nel giro di pochissimi giorni. Il Comune ha comunque attivato tutte le procedure necessarie per tutelarsi con le relative fideiussioni e con le varie proroghe necessarie per ultimare i lavori». Per concludere, un messaggio ai cittadini. «Ovviamente questo cantiere ci da alcune preoccupazioni, ma queste non andranno in nessun modo a incidere sul funzionamento del nostro municipio».