Festa dello sport per la Chiesa valdese del Rio de la Plata
Un weekend all’insegna dell’allegria e della fraternità per il ramo sudamericano della Chiesa valdese
Il 10 e 11 novembre, presso la Chiesa evangelica valdese di San Gustavo ( provincia argentina di Entre Ríos), si è tenuta una nuova edizione del Festival dello Sport; il cinquantunesimo da quando è nato nel 1972, come Festival dello Sport Presbiteriale. Una tradizione oramai per il ramo sudamericano della Chiesa valdese, un occasione di aggregazione e festa molto sentita.
L’incontro è iniziato sabato con un culto, giochi di integrazione, registrazione e poi il pranzo, tradizionali tagliatelle al sugo per godersi la tavola insieme. Fin dalle prime ore del pomeriggio è iniziato lo sport: pallavolo, calcio, atletica, shuffleboard e giocoleria.
Le gare a squadre hanno visto la partecipazione di adulti e giovani, ricercando l’integrazione generazionale e di genere. Il pastore Juan Carlos Wagner ha lasciato il suo messaggio durante la cerimonia di premiazione per ingraziare i gruppi che hanno partecipato e quelli venuti da altri luoghi, come da Gálvez, Belgrano, Colonia.
«Per tutto questo esprimiamo la nostra gratitudine a Dio per i giorni vissuti proprio come dice il canto che cantiamo nel culto: “Mi fa bene ogni volta che incontro e canto con il popolo di Cristo”».
Nel 1972 si associarono le Unioni Cristiane della Gioventù del Presbiterio Nord Argentino, dando vita all’ANAJEV (Associazione Nord-Argentina dei Giovani Evangelici Valdesi). La stessa ANAJEV organizzò il primo Festival dello Sport presbiteriale, l’11 e il 12 novembre del 1972, a Colonia Belgrano (Santa Fe), al quale parteciparono i giovani della chiesa locale e quelli di San Gustavo e El Sombrerito. il Festival dello Sport per molti giovani ed ex giovani della Iglesia valdense porta con se ricordi bellissimi dell’ infanzia, dell’ adolescenza: è un momento di fraternità, è riunirsi nuovamente nel nome del Signore, insieme a fratelli e sorelle di altre comunità. «E oggi anch’io devo partecipare con le mie figlie a questo incontro, e per loro poter vivere la bella atmosfera, i momenti piacevoli che qui si condividono e si vivono, è molto emozionante. Grazie a Dio per avermi permesso di arrivare qui, a questo Festival dello Sport № 51, che nonostante tanti chilometri che si fanno per arrivarci, è una bellissima esperienza, sono momenti indimenticabili, per questo sono eternamente grato al Dio della vita che ci dona permesso questo» racconta una partecipante.
Un’opportunità anche per rivedersi per i giovani che abitano nelle grandi province argentine o in Uruguay. Una tradizione che non si vuole perdere.