Risolvere le disuguaglianze sociali

Lettera dei leader mondiali delle chiese protestanti ai politici del G20: Serve una Convenzione quadro delle Nazioni Unite sulla cooperazione fiscale internazionale»

 

Il Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec), la Comunione mondiale delle Chiese riformate (Wcrc), la Federazione luterana mondiale (Flm), il Consiglio metodista mondiale e il Consiglio per la missione mondiale hanno firmato una lettera ai leader del G20 che si riunirà in Brasile a partire da domenica, lettera dal titolo “Costruire un mondo giusto e un pianeta sostenibile”.

 

La lettera chiede una nuova architettura finanziaria ed economica internazionale. «Il mondo di oggi è segnato da crisi economiche, sociali e ambientali senza precedenti», si legge nella lettera. «La disuguaglianza economica è a livelli scandalosi e destabilizzanti».

 

La lettera nota che non ci sono mai stati così tanti multimilionari e miliardari. «Eppure la stragrande maggioranza delle persone deve far fronte all’aumento dei prezzi di beni essenziali come cibo e alloggio e al calo degli standard di vita» si legge nella lettera. «Secondo Oxfam, dal 2020, i cinque miliardari più ricchi hanno raddoppiato la loro ricchezza, mentre quasi 5 miliardi di persone sono diventate più povere e meno sicure dal punto di vista alimentare». La lettera riflette anche che l’aumento della disuguaglianza economica negli ultimi decenni ha generato sfiducia e perdita di fiducia nelle istituzioni. «Ha minato i sistemi democratici e ostacolato un’azione urgente per il clima» si legge ancora. «Questi, a loro volta, hanno ulteriormente radicato le disparità in un circolo vizioso». I super-ricchi sono anche in larga parte responsabili del crollo climatico, nota la lettera. «Con una media di 2,6 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, le emissioni di investimento di ogni miliardario sono paragonabili a 400.000 anni di emissioni di consumo di una persona media o 2,6 milioni di anni di emissioni di consumo di qualcuno che vive nel 50% più povero del mondo».

 

«Dobbiamo risolvere subito la disuguaglianza a livello nazionale e globale per sanare le divisioni sociali, proteggere la democrazia e affrontare la sfida più grande che l’umanità si trova ad affrontare oggi: il cambiamento climatico». La lettera accoglie con favore e sostiene la proposta della presidenza del G20 di imporre un’imposta patrimoniale sulle fortune dei miliardari. «Gli studi indicano che un’imposta patrimoniale fino al 5% potrebbe raccogliere fino a 2,5 trilioni di dollari all’anno, sufficienti per far uscire 2,3 miliardi di persone dalla povertà e fornire assistenza sanitaria universale e protezione sociale a 3,6 miliardi di persone. Vi chiediamo di contribuire a fornire una Convenzione quadro delle Nazioni Unite (ONU) sulla cooperazione fiscale internazionale tempestiva e vincolante che aiuterà a contrastare i flussi finanziari illeciti e l’evasione fiscale da parte di multinazionali e individui super ricchi e consentirà ai paesi in via di sviluppo di mobilitare le risorse in modo sostenibile».

 

 

 

Photo: Paul Jeffrey/Life on Earth