Il Festival Delle Donne
In tutta la settimana Napoli ospita incontri sui temi della convivenza, del dialogo, della pace partendo dal ruolo della donna. Oggi pomeriggio interviene anche la pastora valdese Letizia Tomassone
Si è aperto ieri a Napoli la prima edizione del Festival Delle Donne che fino al 9 novembre vedrà la cultura, le religioni, le arti, la musica al centro di incontri e confronti in vari luoghi della città.
Il Festival – ideato dalla storica Adriana Valerio – è organizzato dal Settore laicato della Diocesi e dall’assessorato al Turismo del Comune di Napoli diretto da Teresa Armato; la direzione artistica invece è affidata a Mauro Maurizio Palumbo.
L’evento mira a portare il dialogo e la riflessione sui temi della convivenza, del dialogo, della pace partendo dal ruolo della donna nella società, nella cultura, nelle confessioni religiose e nell’arte.
Oggi pomeriggio (dalle 17 alle 19) presso la Chiesa di S. Maria Donnaromita nell’ambito della sezione «Sinfonia di spiritualità. Comunità laiche e religiose a confronto», dopo un panel su «La carta dei diritti del Mediterraneo» a cui partecipano Esther Basile, M. Rosaria Rubulotta e Maria Iannotti, vi saranno le meditazioni della pastora valdese Letizia Tomassone e di suor Nunzia De Gori.
«Partecipo a questa interessante iniziativa – ha detto la pastora – per sostenere il lavoro della chiesa di Napoli di valorizzazione delle donne: è la prima diocesi che, su spinta della teologa Adriana Valerio, delegata arcivescovile al Settore Laicato, ha tra l’altro promosso il progetto “Sorelle diocesi, comunità ecclesiali in rete” che promuove i ministeri e le corresponsabilità delle donne nella vita della chiesa e della società».
La pastora Tomassone predicherà sul testo di Ezechiele 11, 19-20 «Io darò loro un medesimo cuore, metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò dal loro corpo il cuore di pietra, e metterò in loro un cuore di carne, perché camminino secondo le mie prescrizioni e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio».
«Lo stereotipo – ha detto la pastora – vuole che le donne abbiano più tenerezza e empatia degli uomini. Ma è vero nel tempo crudele che viviamo? Non credo. Tutte e tutti abbiamo bisogno di convertirci al Dio della vita e dell’amore, per immettere pace nel mondo».
L’incontro si chiuderà con le Danze greche del Gruppo “L’ Aquila”, a cura di Maria Fragkiadaki. L’accoglienza e il cibo saranno offerti dalle comunità dello Sri Lanka.
Qui (https://www.chiesadinapoli.it/festival-delle-donne-2/) la locandina di tutti gli eventi del Festival.