Voci d’Amazzonia
I partner dell’Associazione cristiana mondiale per la comunicazione evidenziano il ruolo chiave delle voci locali al vertice globale delle Nazioni Unite sulla biodiversità
I partner dell’Associazione cristiana mondiale per la comunicazione (Wacc) dell’America Latina sono pronti a dimostrare il ruolo essenziale delle voci locali nell’esercitare i diritti di comunicazione per la giustizia climatica, mentre la Conferenza sulla Biodiversità delle Nazioni Unite – Cop16 si è aperta a Cali, in Colombia.
Ogni due anni l’evento delle Nazioni Unite riunisce governi e parti interessate, per definire strategie di azione per proteggere la biodiversità mondiale, un pezzo essenziale del puzzle nella lotta contro il cambiamento climatico.
I rappresentanti del vertice di quest’anno, che si terrà sino al 1° novembre, riferiranno sui progressi compiuti nell’ambito del quadro globale sulla biodiversità di Kunming-Montreal (concordato alla Cop 15 del 2022) e si prevede che concorderanno nuovi meccanismi finanziari per proteggere la biodiversità.
«La Wacc sostiene e accompagna molti dei suoi partner mentre sollevano le loro voci in quanto comunità locali al vertice, sia come organizzazioni mediatiche sia in quanto partecipanti della società civile», rileva Lorenzo Vargas, responsabile del programma Wacc per la comunicazione e il cambiamento sociale. «La Wacc – prosegue Vargas –, ritiene che sia impossibile affrontare l’emergenza climatica in termini di decarbonizzazione e di protezione degli ecosistemi critici, a meno che le voci delle comunità locali del Sud del mondo – che sono spesso le prime “vittime” dell’ingiustizia climatica, non siano esser stesse promotori della lotta sociale i movimenti che proteggono i fiumi e le foreste del mondo sono al centro del dibattito».
Voci dell’Amazzonia
Nel contesto del progetto pluriennale Voci dell’Amazzonia della Wacc, l’Associazione Latino-americana di Educazione Popolare e Comunicazione (Aler) ha inviato una delegazione alla Cop 16, composta da quattordici reporter comunitari. La delegazione, che comprende comunicatori della Rete delle Radio in Amazzonia (Rna) in Brasile e della Rete ecuadoriana di emittenti radiofoniche comunitarie (Corape), per riferire in spagnolo, in portoghese e alcune lingue indigene. Il loro contenuto sarà amplificato dalla rete di stazioni radio comunitarie dell’Aler in tutta l’America Latina e nei Caraibi. «La copertura dell’Aler presterà particolare attenzione a questioni quali il rapporto tra la costruzione della pace e la protezione dell’ecosistema, e ancora tra le alternative all’estrattivismo e i movimenti sociali e la natura, infine, i diritti delle popolazioni indigene», afferma ancora Vargas.
Voci delle brughiere andine
Il Grupo Comunicarte in Colombia, partner della Wacc del progetto Voci dell’Amazzonia e promotore dell’iniziativa triennale Voci delle brughiere andine (Voces y Susurros de los Páramos), ha già messo al lavoro trenta reporter in diciotto stazioni radio comunitarie di tutto il paese per seguire la Cop16. Per Vargas, la delegazione «riferirà sul tema comune delle “voci locali a sostegno della pace, della vita e della biodiversità”, trasmettendo da un’unità mobile nella zona verde e nei quartieri di Cali».
Voci delle comunità locali
«La copertura della Cop16 da parte sia dell’Aler sia del Grupo Comunicarte – prosegue Vargas –, sarà tra i pochi casi di copertura da parte di media comunitari indipendenti con collegamenti con le numerose comunità locali in tutta l’America Latina, comunità che sono sempre in prima linea negli sforzi per proteggere gli ecosistemi essenziali, come la foresta amazzonica».
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