Rimanere fedeli al patto con Dio

Un giorno una parola – commento a Deuteronomio 4, 31

 

Il Signore, il tuo Dio, è un Dio misericordioso; egli non ti abbandonerà e non ti distruggerà

Deuteronomio 4, 31

 

Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce

I Giovanni 5, 14

 

 

Il libro del Deuteronomio si struttura come un lungo discorso di Mosè al suo popolo dopo i quarant’anni passati nel deserto. Israele è ormai in vista della terra promessa e l’uomo di Dio ricorda tutti i momenti in cui il Signore gli è stato vicino, pone di nuovo la legge davanti agli occhi del popolo, ma soprattutto lo avverte che il fatto di entrare nella terra promessa non significa che tutto sia concluso. Anzi, la storia, la vita vera comincia adesso: bisognerà strutturare la vita comune, dare senso alla vita di un popolo e non solo di un gruppo di ex schiavi raminghi per il deserto.

 

Una parola si ripete costante: state attenti a non dimenticare il Signore e le sue leggi – quello che state per conquistare non è un possesso, ma è un dono di Dio. Soprattutto state attenti a non tradire il Signore per servire agli dèi del paese in cui state per entrare: idoli muti, che non possono darvi nessun aiuto. Se abbandonerete il vostro Signore, perirete; se invece rimarrete fedeli al patto, anche il Signore rimarrà fedele e il giudizio che rischia di pendere su di voi si trasformerà in benedizione, perché il tuo Dio, Israele, è un Dio di misericordia.

 

Rimanere fedeli al patto è dunque l’imperativo. Israele al momento di entrare nella terra promessa viene messo sull’avviso: la terra promessa non è il paese di bengodi, bensì il paese di una vita nuova, tutta da strutturare, tutta da costruire – ma il risultato vale la fatica. La costruzione della nuova socialità (il passaggio dal deserto alla nazione) è il dono di Dio che sarà conseguito se saremo in grado di mantenerci nella linea dell’insegnamento che Dio stesso ha dato attraverso il suo patto. In un tempo di crisi come il nostro, possiamo certo leggere la situazione attuale come il passaggio attraverso il deserto, ma di fronte a noi sta comunque il Paese della promessa. Ciò che dobbiamo sapere è se vogliamo entrarci davvero e passare così da una vita all’altra, dal deserto alla promessa sapendo confidare nella misericordia di Dio. Amen.