Un «Patto» digitale

Forum dei partner Wacc per fornire una risposta sui diritti di comunicazione al Global Digital Compact delle Nazioni Unite

 

Venticinque partner dell’Associazione cristiana mondiale per la comunicazione (Wacc) in Asia, Africa e Medio Oriente, esploreranno (dal 22 al 25 ottobre a Kathmandu, Nepal) le implicazioni sui diritti nella comunicazione al Global Digital Compact delle Nazioni Unite, recentemente adottato, e svilupperanno un piano d’azione congiunto.

 

I partecipanti al forum del progetto promosso dalla Wacc denominato «Communication Rights: Building Blocks for Social Justice in a Digital World» (diritti di comunicazione: elementi costitutivi della giustizia sociale in un mondo digitale), si concentreranno sul legame tra la giustizia digitale e i diritti delle donne, la giustizia climatica, i diritti dei migranti e i diritti delle popolazioni indigene.

 

«Attraverso il forum dei parternariato della Wacc, s’intende promuovere un contributo al dibattito globale sulla giustizia digitale innescato dal Global Digital Compact», afferma Lorenzo Vargas, responsabile del programma Wacc per la comunicazione per il cambiamento sociale.

 

L’accordo internazionale non vincolante, adottato dalle Nazioni Unite al Summit of the Future il mese scorso, mira a promuovere la collaborazione multilaterale per contribuire a creare «un futuro digitale inclusivo, aperto, sostenibile, giusto, sicuro e protetto per tutti».

 

I principi comuni mirano ad affrontare le preoccupazioni sui rischi della tecnologia digitale in tema di democrazia e la pace, posizionando il digitale come motore di sviluppo sostenibile per il mondo.

 

«Il “patto” copre argomenti come la connettività, l’infrastruttura pubblica digitale e l’integrità delle informazioni che sono essenziali per i diritti di comunicazione», ricorda Vargas.

 

«Al prossimo forum vogliamo evidenziare ancora una volta l’esigenza di una comunicazione e di un’informazione rivolta verso i più vulnerabili e chiedere un approccio di interesse pubblico alla vita digitale, che dia priorità ai diritti delle persone rispetto ai profitti aziendali». Vargas chiede dunque un piano d’azione congiunto per «una revisione ventennale del Summit mondiale sulla società dell’informazione».

 

Le organizzazioni di base che dovrebbero prendere parte al forum dei partner a Kathmandu sono: Cultural Survival, Communication Foundation for Asia (Filippine), Indigenous Rights Foundation (Nepal), Ideosync Media Combine (India), Asia Pacific Research Network e Uganda Media Women’s Association.