Sbarazzarsi degli idoli

Un giorno una parola – commento a Giosuè 24, 14

 

Temete il Signore e servitelo con integrità e fedeltà; togliete via gli dèi ai quali i vostri padri servirono di là dal fiume e in Egitto, e servite il Signore

Giosuè 24, 14

 

 

In quel tempo, è vero, non avendo conoscenza di Dio, avete servito quellli che per natura non sono dèi; ma ora che avete conosciuto Dio, o piuttosto che siete stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, di cui volete rendervi schiavi di nuovo?

Galati 4, 8-9

 

 

 

 

È così difficile sbarazzarsi degli idoli dei nostri padri? Se Giosuè, al termine della sua missione, rivolge questa domanda alle tribù di Israele, ripercorrendo, tappa dopo tappa, il lungo viaggio da Abramo a Mosè, dalla liberazione dalla schiavitù d’Egitto al tempo del deserto, ancora pone il quesito centrale, quello della fedeltà all’ Unico Dio, significa che aleggia l’ombra del vitello d’oro, delle tante mormorazioni di dissenso e aleggia il timore che nel passare delle generazioni, s’affievolisca la memoria e con essa le potenti opere del Signore.

 

Come in passato sono stati infedeli i vostri padri, potete esserlo anche voi. I padri devoti agli idoli, i padri che s’aggrappano al salvatore, terreno e fragile, tranne poi dubitare di lui alle prime difficoltà, i padri che desiderano terra, da conquistare, da possedere. Ma il Signore, per bocca di Giosuè, nell’avvertire del pericolo di altre ricadute, ricorda anche che noi figli e figlie di quei padri e madri, ne abbiamo preso il posto. Ora tocca a noi.

 

Non si vive di passato se esso non si fa presente, non si vive di memoria se non diventa attualità. Ora tocca a noi rinnovare il patto, ravvivare le promesse, essere consapevoli delle nostre scelte. Gli dèi non sono morti. Ahimè sopravvivono seduttori e bugiardi. Di facile uso e consumo, illudono e blandiscono. Vendono insieme detersivi e armi. La domanda di Giosuè è quanto mai opportuna ancora oggi, in questo XXI secolo.

 

Non è un avatar, un prodotto dell’intelligenza artificiale. Ci parla attraverso la Bibbia, ci parla del futuro che vogliamo.

 

Amen.