Il Centro “Martin Luther King”, una palestra di pensiero

Al via la costituzione del Centro Studi dell’Unione battista, uno spazio di riflessione e pratica dedicato alla nonviolenza

La 47a Assemblea Generale dell’Ucebi, l’Unione battista evangelica d’Italia, ha indicato, con una mozione al Comitato Esecutivo di «rendere operativa la proposta […] sulla costituzione del “Centro studi M. L. King”». La storia di questa proposta comincia durante l’Assemblea Generale del 2018, che si era posta il problema che la predicazione del pastore Martin Luther King Jr. fosse stata ridotta, dalla cultura dominante, “a un’icona funzionale al sogno americano”, ritenendo fondamentale, al contrario, “situare la predicazione e l’opera del pastore battista nel contesto dei conflitti teologici, politici e sociali nei quali egli operò, anche radicalmente”.

 

Per questo motivo, l’Assemblea pensava necessaria la costituzione di un Centro Studi che potesse raccontare “la storia delle lotte per i diritti civili, contro la povertà e il militarismo”, promuovendo la riflessione sul pensiero teologico e la spiritualità di King, senza fermarsi al solo studio del passato, ma potesse anche sviluppare lo studio e la pratica della nonviolenza, nelle chiese, nelle scuole, nella società.

 

Insomma, la teoria e la pratica dovevano intrecciarsi sin dal principio di questo Centro di Studi che non sapevamo ancora che forma avrebbe avuto, ma sapevamo benissimo non sarebbe stato solamente un luogo di pensiero, piuttosto una palestra. Per questo era stato individuato un gruppo di lavoro, composto dal presidente Giovanni Arcidiacono e dai pastori Massimo Aprile, Ivano De Gasperis, Lidia Maggi, Raffaele Volpe, e l’ex deputata Mercedes Frias, che avrebbe dovuto sviluppare una proposta da fare al Comitato Esecutivo per la successiva Assemblea Generale.

 

Nel 2020, come ben sappiamo, tutte le attività ecclesiastiche si fermarono per colpa della pandemia da Covid19, costringendo l’Unione a saltare l’appuntamento dell’Assemblea, ma che non ha fermato il gruppo di lavoro, che ha portato l’Assemblea del 2022 a votare una mozione che chiedeva al CE di «proseguire e incrementare l’impegno alla nascita di un Centro Studi intitolato al pastore Martin Luther King». Nella relazione del Comitato Esecutivo alla 47a Assemblea, si delineava la strada verso la costituzione del Centro studi in tre fasi; una fase propedeutica, una fase di inclusione organica dei centri culturali protestanti operanti in Italia, e una fase finale in cui questa associazione non riconosciuta possa essere costituita in Fondazione di partecipazione condivisa in ambito BMV.

 

In questa Assemblea, il poco tempo a disposizione è bastato per assicurare al Comitato Esecutivo che la proposta era stata recepita positivamente, e che le fasi del progetto potevano essere messe in pratica, una alla volta.

 

La prima fase sarà la costituzione di una associazione non riconosciuta, ovvero senza personalità giuridica, “con sede legale ad Altamura e sede secondaria a Mottola”, una scelta che predilige due chiese del Sud, per rivolgere i riflettori della predicazione del pastore King al di fuori dei luoghi soliti di aggregazione, come le grandi città. L’associazione rimane salda nei suoi presupposti: essere “strumento di testimonianza e di evangelizzazione”, con diverse finalità: di divulgazione storica, teologica e spirituale, di riflessione, formazione ed esercizio della nonviolenza, dei diritti civili e umani. Il Centro Studi MLK dovrà dotarsi di tutte le strutture direttive e amministrative di una associazione, ma il nucleo strategico dell’associazione sarà sicuramente il Comitato Scientifico, il cui coordinatore è stato individuato nella persona del dr. Gerardo Litigio, membro della chiesa battista di Arzano, storico di formazione, anche nell’ottica di valorizzare le competenze e i doni dei giovani delle nostre chiese.

 

Dopo questa prima fase interna alla nostra Unione, e volta, principalmente, a intessere la rete di relazioni, nazionali e internazionali, che possano permettere al Centro Studi di essere un punto di riferimento sui temi della vita e il pensiero di Martin Luther King e della nonviolenza, l’Assemblea ha sostenuto con forza l’intenzione di integrare il lavoro dell’Associazione con tutte le realtà protestanti, prima, e operanti nel campo della nonviolenza, poi, perché il Centro Studi sia un trampolino e una palestra, e non un altro sterile pensatoio. Che il Signore ci accompagni in questo viaggio di liberazione, insieme.