La condanna del Consiglio ecumenico dopo gli attacchi in Libano

Il grande organismo che raggruppa oltre 350 chiese nel mondo: «Azioni che violano i diritti umani. Garantire gli accessi sanitari»

Il Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec) è seriamente preoccupato per l’escalation di violenza e attacchi al Libano. «Come seguaci di Cristo e custodi della pace, riaffermiamo il nostro impegno per la giustizia e la protezione della dignità e delle vite umane».

 

Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese, il pastore Jerry Pillay, ha espresso profonda tristezza: «Condanniamo inequivocabilmente l’uso della violenza, in particolare nelle aree civili, che ha causato immense sofferenze, distruzione e la tragica perdita di vite umane».

 

Ha invitato tutte le parti coinvolte a cessare immediatamente ogni forma di violenza e a dare priorità alla sicurezza e alla protezione del popolo libanese.

«Queste azioni violano i principi del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con le famiglie che hanno perso i propri cari, i feriti e tutti coloro che vivono nella paura e nell’incertezza».

 

In questo momento di crisi, il Cec invita tutte le parti coinvolte a:

  • Cessare immediatamente ogni forma di violenza e dare priorità alla sicurezza e alla protezione del popolo libanese.
  • Impegnarsi in diplomazia e negoziati volti a ridurre le tensioni e ad affrontare le cause profonde del conflitto. Esortiamo tutti i leader, nazionali, regionali e internazionali, a —
  • impegnarsi in soluzioni diplomatiche, assicurando che alla pace venga data la possibilità di prosperare.
  • Rispettare la sacralità della vita umana e sostenere la dignità e i diritti di tutte le persone, in particolare le più vulnerabili: bambini, anziani e sfollati a causa del conflitto in corso.
  • Garantire l’accesso umanitario a chi è nel bisogno, assicurando che gli aiuti possano raggiungere tutte le comunità colpite da questa violenza senza ostacoli.

 

Pillay ha anche sollecitato l’accesso umanitario a chi è nel bisogno, assicurando che gli aiuti possano raggiungere tutte le comunità colpite da questa violenza senza ostacoli.

«Come comunità di chiese impegnate per la giustizia e la pace, imploriamo la comunità internazionale di intensificare gli sforzi per la pace nella regione del Medio Oriente, per porre fine agli attacchi al Libano e per un cessate il fuoco immediato a Gaza.

 

Siamo solidali con le chiese, i leader religiosi e la società civile in Libano che stanno lavorando instancabilmente per la pace, il dialogo e la riconciliazione in questi tempi difficili. Il loro coraggio e il loro incrollabile impegno per la non violenza sono un faro di speranza per tutti noi».

 

“Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Matteo 5:9)

 

«In questo momento di prova, lavoriamo tutti per un futuro in cui la pace prevalga sul conflitto e in cui il prezioso dono della vita umana sia apprezzato e protetto».

 

 

 

 

Photo: Albin Hillert/CEC