Libano. Chiese e scuole accolgono gli sfollati

La situazione a sud del paese si sta facendo sempre più critica: migliaia di libanesi sono in fuga e cercano riparo e sicurezza

 

Mentre la situazione al confine del Libano si sta facendo sempre più critica e migliaia di cittadini da sud stanno fuggendo in altre parti del paese, c’è un urgente bisogno di case sicure. A questa emergenza – come riportato sul sito www.the961.com – stanno rispondendo le chiese che hanno aperto le loro porte agli sfollati, indipendentemente dalla religione di appartenenza. L’immagine che mostra la chiesa che ospita i libanesi sfollati dal sud è diventata virale in tutto il Libano. Con l’intensificarsi della situazione, molte famiglie sono fuggite dalle loro case in cerca di riparo e sicurezza.

 

Oltre 100.000 libanesi sono in viaggio da sud verso Beirut. Alcuni sono ancora bloccati nel traffico in queste ore, mentre altri stanno prendendo la strada per la Siria. Le persone non sanno dove cercare rifugio. Molti appartamenti sono stati messi in vendita gratuitamente o a basso costo per ospitare l’ondata di cittadini sfollati per salvarsi la vita. Anche molte scuole e istituzioni hanno aperto le loro porte per ospitare chi è in fuga. Le chiese si sono assunte l’onere di fornire riparo, cibo e beni di prima necessità al popolo libanese.

 

Intanto l’agenzia stampa Nev – Notizie Evangeliche ha raccolto la testimonianza di Marta Bernardini, coordinatrice  di Mediterranean Hope (MH), il programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei): «Siamo in Libano da anni. Da Beirut partono i nostri corridoi umanitari, abbiamo il progetto Medical Hope e il nostro staff. Quello che sta accadendo in queste ore è devastante. Siamo preoccupati per l’escalation di violenza e per le tante persone costrette a lasciare le loro case.

Il nostro pensiero va alle persone ferite e che hanno perso la vita in questi giorni. Siamo vicini alla popolazione, con tutto il nostro cuore e cercheremo di continuare a fare il possibile per aiutare».

 

 

 

 

Foto: tratta da www.the962.com