Abbeverarsi alla fonte d’acqua viva

Un giorno una parola – commento a Giovanni 4, 14

Avrò dato l’acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dare da bere al mio popolo, al mio eletto

Isaia 43, 20

Gesù disse alla donna: «Chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna»

Giovanni 4, 14

L’acqua è un bene primario per la vita degli esseri umani e del pianeta. Senza acqua non si può vivere. L’acqua in tutte le culture è considerata fonte di purificazione e di rinnovamento. Riti come il battesimo con l’immersione di una persona in un fiume o nel mare sono presenti da tempi remoti.

Comprendere e accettare gli insegnamenti di Gesù, è come abbeverarsi ad una fonte d’acqua viva che scorre continuamente e senza sosta. Pensate ad una persona nel deserto, in un luogo arido, cosa desidera di più? Desidera bere e tuffarsi felice in una pozza d’acqua. Così dovremmo essere noi nei confronti della Parola che ci è stata donata, pronti e pronte a tuffarci dentro di essa, per farla nostra e sentirci così rigenerati e vivi. Gesù fa conoscere alla donna samaritana una parte sconosciuta di se stessa: quella spirituale.

La parte che ha bisogno di confronto e di capire, che è sempre alla ricerca e che non finisce mai di imparare. La parte più profonda che è dentro di noi, che cerca risposte e non si accontenta di quelle che riceve, e desidera conoscere sempre di più. Essere animati da questo spirito è un gran dono. Ecco che la vita sembra più chiara e nello stesso tempo sappiamo che una parte oscura si cela ancora ai nostri occhi e vogliamo scoprirla.

Questo alternarsi di comprensione dei segreti della vita, alternati al desiderio di conoscere ancora altro perché consapevoli che non si arriva mai alla completa conoscenza, deve essere per noi come un flusso di acqua di un fiume, che scorre continuamente e non è mai lo stesso. L’acqua dei fiumi si rinnova di continuo e noi stessi lo possiamo fare se ci immergiamo con spirito di stupore e meraviglia nell’inafferrabile Parola di Dio, che sempre ci sorprende. Amen.