Inaugurato il Centro culturale protestante «Filadelfia» ad Altamura

La nuova attività nei locali della chiesa battista porta il nome della tipografia incendiata dalla mafia nel 1990

 

Dopo diversi anni di lavoro, attraversati dalla pandemia, venerdì 21 giugno è stato inaugurato il Centro culturale protestante «Filadelfia», nella chiesa battista di Altamura (Ba). Il progetto di recupero e rifunzionalizzazione dell’edificio è stato finanziato dal Bando regionale Beni ecclesiastici con € 982.200,58, che hanno permesso di ristrutturare i locali retrostanti e la balconata del locale di culto, nonché il giardino, per creare una sala studio e archivio-biblioteca, accessibili con ascensore, e uno spazio polifunzionale protetto da una tensostruttura.

 

La serata inaugurale si è aperta con il tradizionale taglio del nastro, fatto da Giovanni Arcidiacono, presidente dell’Ucebi (l’Unione cristiana evangelica battista in Italia), e da Aldo Patruno, direttore del Dipartimento regionale “Tutela e valorizzazione dei patrimoni culturali”. Durante la visita ai locali, alla presenza della sua famiglia e commossi dalle parole della figlia Francesca, è stata intitolata una stanza della biblioteca con una targa in memoria di Nicola Nuzzolese, anziano di chiesa che ha dedicato tanto tempo a conservare i documenti storici della comunità, che andranno a comporre il futuro archivio.

 

Si è poi tenuta la tavola rotonda, moderata dal giornalista Silvio Teot, alla quale sono intervenuti il consigliere regionale Enzo Colonna, il già citato Aldo Patruno, l’architetta Silvia Losurdo, la responsabile unica del procedimento (rup) e membro della chiesa battista di Altamura Rosalba Forte, il presidente Giovanni Arcidiacono e chi scrive, in qualità di pastore e presidente dell’Associazione «Filadelfia» aps.

Non sono mancati i saluti di diversi ospiti: mons. Giuseppe Russo, neoeletto vescovo della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva; Rosaria Nicoletti, presidente dell’Associazione delle chiese battiste di Puglia e Basilicata; Domenico D’Elia, referente del Centro culturale protestante «Mollica» della chiesa battista di Mottola; l’artista avventista Giovanni Carlucci, che per l’occasione ha regalato alla comunità un dipinto raffigurante il volto di Martin Luther King jr. La bella serata si è poi conclusa con l’esibizione di giovani batteristi, la proiezione del video dei lavori del Centro, effettuati con grande competenza dal membro della chiesa battista Franco Iurino, e il buffet finale.

 

Il progetto si spiega con il nome che la comunità ha voluto dare al Centro e all’Associazione, “Filadelfia”. In primo luogo, significa “amore fraterno” in greco. In questo senso, il Centro vuole essere uno spazio di relazioni d’amicizia e d’amore tra i membri della comunità di fede e tra gli abitanti del quartiere Carpentino e della città.

Promuovere cultura con mostre fotografiche, rassegne cinematografiche e letterarie, laboratori di orto urbano e di riciclo di materiali è ciò che il Centro si propone per stringere relazioni nel territorio. In secondo luogo, il nome “Filadelfia” recupera e rivendica il nome della vecchia tipografia ospitata nei locali sottostanti della chiesa, la quale promuoveva la diffusione della cultura evangelica e che nel 1990 fu colpita da un incendio doloso di matrice mafiosa.

 

Con questo nome si vuole continuare l’opera di diffusione del pensiero e della letteratura evangelica e biblica attraverso la sala studio e l’archivio-biblioteca. Infine, “Filadelfia” era una delle sette chiese dell’Apocalisse, l’unica lodata da Dio per aver resistito alle difficoltà. A questa chiesa Dio mette davanti una porta aperta che nessuno può chiudere. Che possa essere questa anche la missione della chiesa battista di Altamura e del suo nuovo Centro: tenere sempre aperta la sua porta per testimoniare le grandi opere del Signore.