Il popolo aborigeno piange Gondarra
Il pastore Gondarra Oam lascia un’eredità di grande spiritualità e un esempio importante in tema di difesa dei diritti umani
Il mondo ecumenico piange la scomparsa del pastore Gondarra Oam, un gigante nella vita della Uniting Church e dell’Uniting Aboriginal and Islander Christian Congress, un leader molto stimato dalla popolazione aborigena.
«Il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) e la sua Commissione per la Missione Mondiale e l’Evangelizzazione si dicono profondamente rattristati ma grati per il lascito spirituale, morale e teologico ricevuto da Gondarra, grazie all’esempio mostrato nella sua missione per la giustizia», lo ha affermato Peter Cruchley, direttore della Commissione. «Sappiamo – ha proseguito –, che il suo spirito continua a infondere sicurezza, forza e potere al suo popolo. La sua testimonianza a favore della giustizia per tutta la popolazione aborigena ha fatto molto, un lascito benedetto che ci impegniamo a mantenere vivo».
Lori Ransom, consulente per le popolazioni indigene del Cec, ha dichiarato: «La rete ecumenica delle popolazioni indigene del Cec, estende le sue condoglianze a tutti coloro che conoscevano e amavano il dottor Gondarra. Lo ringraziamo per la sua leadership e per aver perseguito incessantemente la lotta per la giustizia a favore dei popoli indigeni all’interno della Chiesa e della società».
Sharon Hollis, presidente dell’Assemblea della Uniting Church, ha osservato che il pastore Gondarra è stato il primo e unico moderatore indigeno nella Uniting Church e membro del Comitato centrale del Cec; un pioniere della teologia indigena sia in Australia sia nel mondo: «Ci ha mostrato come la cultura e la spiritualità indigena possano ravvivare la teologia».
«Gondarra è stato il leader spirituale, l’attivista per i diritti civili tra i più amati in Australia settentrionale, un uomo di incrollabile compassione per il suo popolo», conclude il Cec.