Non siete soli e sole

Un progetto dell’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana “You Are Not Alone” per i bisogni di comunicazione e di informazione dei migranti nell’Asia del Pacifico

 

L’Associazione cristiana mondiale per la comunicazione (Wacc) ha lanciato il progetto You Are Not Alone in collaborazione con la Missione Asia-Pacifico per i Migranti (Apmm) co-finanziatore della Chiesa evangelica luterana in America (Elca), per dare potere ai migranti nella regione a rischio di tratta e di sfruttamento di esseri umani.

Le crisi economiche e sociali in molti paesi a basso reddito nella regione dell’Asia del Pacifico spingono le persone a trovare lavoro all’estero.

Vari fattori, tra cui le politiche permissive e la mancanza di accesso alle informazioni, rendono le persone in movimento vulnerabili allo sfruttamento, in particolar modo alla tratta di esseri umani. Le donne migranti sono particolarmente soggette a questo rischio.

 

Delle 21 milioni di persone sottoposte al lavoro forzato nel mondo, ben 11 milioni di queste infatti sono presenti nella regione dell’Asia del Pacifico.

«La pandemia di Covid-19 ha messo in luce le crepe di un sistema che purtroppo prospera e che trova linfa proprio sulla vulnerabilità dei migranti, esacerbando ulteriormente i problemi di abusi, di violenza, di superlavoro, di mancato pagamento dei salari e di discriminazione.

Molti dei 40 milioni di individui soggetti a traffico a livello mondiale, nel solo 2020 provenivano da paesi dell’Asia-Pacifico.

 

I progetti della Wacc – si legge sul sito ufficiale dell’Associazione –, e promossi dai partner regionali, hanno dimostrato che i migranti devono affrontare sfide significative in termini di informazione e di comunicazione.

Spesso hanno un accesso limitato a informazioni precise sui servizi di base o sul loro status giuridico e sui loro diritti, e hanno difficoltà ad accedere a comunicazioni mobili a condizioni accessibili».

Le narrazioni pubbliche, si legge ancora «sono sempre più xenofobe e rafforzano gli stereotipi e la percezione dei migranti come cittadini di classe “b”. Pur essendo al centro di tale discorso, i migranti hanno poche possibilità di dare forma alla conversazione e condividere le proprie esperienze, preoccupazioni e speranze. Inoltre, le persone in movimento spesso si sentono isolate nei loro nuovi paesi, soprattutto quando non sono in grado di accedere alle reti di comunicazione per connettersi con familiari e amici».

 

You are not Alone «intende dare risposte e infrangere le barriere della comunicazione e dell’informazione, creando una rete multimediale di giornalisti cittadini migranti nei paesi di origine e dell’Asia Pacifico», ha affermato Lorenzo Vargas, responsabile del programma Wacc, ricordando che il progetto si basa sulle raccomandazioni emerse dalla Conferenza internazionale sulla crisi migratoria e della tratta di esseri umani tenutasi in Asia e co-organizzata dall’Elca in Cambogia nel 2019. Il progetto, intende dunque creare uno spazio sicuro per l’empowerment e lo sviluppo delle capacità e mira a fornire alle persone in movimento una vera comunità online a cui rivolgersi per ricevere guida e supporto.