In corso il Sinodo valdese del Rio de la Plata

5 giorni di lavori, feste e preghiere per il ramo sudamericano della Chiesa valdese

 

Nei locali della Chiesa valdese di Jacinto Arauz è in corso, dal 24 al 28 gennaio,  il sessantesimo Sinodo dell’area del Rio de la Plata della Chiesa valdese.

Sotto il motto: «Contro ogni speranza, noi crediamo nella speranza», Rm 4,18, delegati delle comunità valdesi, coordinatori dei centri diaconali e comunitari, membri delle commissioni sinodali e consiglieri della Tavola valdese, operatori-rappresentanti fraterni e i delegati si stanno incontrando per analizzare l’anno di lavoro e progettare varie azioni per l’anno finanziario 2024-25.

Come ogni anno, sarà un momento per ringraziare, gioire e rendere grazie a Dio per il cammino che la Chiesa Valdese sta compiendo e sarà anche un momento di sosta, una sosta lungo il cammino, che permetta di riflettere, discernere e decidere ciò che è necessario aggiustare la marcia.

In questo senso, come Chiesa, si stanno prendendo decisioni che mirano a dare luogo a trasformazioni, e questo incontro sarà una nuova occasione per condividere le domande che questo cammino porta e lavorare nella ricerca di rafforzare il lavoro comunitario.

Inoltre con questa edizione si apriranno i festeggiamenti degli 850 anni dall’inizio del Movimento Valdese.

 

Il culto di apertura è stato guidato dal pastore Sergio Bertinat che così si è pronunciato: «In questo rapido sguardo alla nostra chiesa che compie 850 anni, un accenno al passaggio generazionale. Per anni, anzi per secoli, questo passaggio da una generazione all’altra è semplicemente avvenuto. Oggi invece viviamo un tempo particolare, dove ciò che sta accadendo è e sarà piuttosto una rottura, e non solo nell’ambito ecclesiale. Pensando alla Chiesa, c’è chiaramente un modello di essere Chiesa, che è in fase conclusiva, e che è solo nelle prime fasi, in gestazione. (…)

Gli 850 anni di storia ci dicono proprio che, nei momenti di cambiamento e di vortice trasformativo, non è tempo di tornare indietro, ma di andare avanti, perché il nostro orizzonte è il Regno di Dio, come la grande utopia che segna la nostra direzione futura. della passeggiata. (…)

Sorelle e fratelli: Continuate a camminare, con fede e speranza viva. Il Regno di Dio è la meta, ma rendiamo piacevole e arricchente questo cammino come comunità di fede».

 

Nei prossimi giorni pubblicheremo un più ampio resoconto dell’Assemblea sinodale rioplatense grazie a un contributo proveniente da una delle ospiti dei lavori.