A scuola con Mediterranean Hope

I team di Bosnia e Lampedusa impegnati in attività di formazione dirette a studenti e studentesse delle medie, a Torino e sull’isola siciliana. Per parlare di migranti, discriminazioni, diritti delle persone

 

A lezione con Mediterranean Hope (MH). Due i team del programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia  attualmente impegnati in un’attività di formazione rivolta alle classi delle scuole medie, Lampedusa e Bosnia. Al centro delle mattinate sui banchi, i temi di cui si occupa MH: migrazioni, diritti umani, cittadinanza, asilo.

 

«Abbiamo finito oggi il progetto con le scuole medie, prima, seconda e terza, per un totale di 9 classi e 18 ore di lezione, mentre a febbraio torneremo nelle classi dell’istituto superiore dell’isola – spiegano da Lampedusa le operatrici Emma Conti e Francesca Saccomandi -. L’attività che abbiamo proposto ai ragazzi e alle ragazze delle medie è parte di un percorso studiato dalle e dai loro insegnanti sulla Costituzione, nell’ambito delle ore dedicate all’educazione civica. Per coinvolgere gli studenti abbiamo realizzato dei quiz e dei giochi di ruolo, facendogli vivere in qualche modo l’esperienza del viaggio e riflettere sulla libertà di movimento. E la loro risposta è molto positiva, sono davvero partecipi e sensibili rispetto a queste istanze. Un altro tema tra quelli che affrontiamo a scuola è il diritto alla cittadinanza e lo ius soli. Infine, cerchiamo di fargli capire il peso e il valore dei loro passaporti rispetto alle frontiere».

 

Il passaporto, e una riflessione su quanto siano quindi diverse le possibilità e i privilegi di noi cittadini europei e italiani in particolare, è lo strumento utilizzato anche dagli operatori di Mediterranean Hope che vivono in Bosnia all’interno delle loro lezioni.

 

«Stiamo completando un corso di 32 ore complessive, quattro ore per ogni classe, rivolto a otto terze medie di due scuole di Torino – dice Niccolò Parigini, operatore di MH a Bihac, lungo la rotta balcanica – sulle migrazioni e sui diritti. Le lezioni si svolgono all’interno delle ore di storia e abbiamo visto i ragazzi e le ragazze molto motivati e attenti alle tematiche relative ai migranti. Alla fine del progetto chiediamo loro di scriverci il loro feedback anonimo e sono tutti messaggi molto incoraggianti».

L’attività formativa per le scuole “targata” MH continuerà anche nei prossimi mesi, nella speranza di contribuire, anche in minima parte, alla formazione di cittadini e cittadine pienamente consapevoli.