Storie di cioccolato, un viaggio fra i sapori

È in distribuzione il numero di gennaio del mensile free press con un dossier dedicato a “Le Valli e il Pinerolese: terra di cioccolato”
È in distribuzione in tutto il territorio del pinerolese nell’area sud della provincia di Torino (lo trovate in centinaia di luoghi pubblici, dalle biblioteche ai negozi) il numero di gennaio del mensile free press L’Eco delle valli valdesi che potete leggere integralmente anche dal nostro sito, dalla home page di di www.riforma.it. Il dossier di questo mese è dedicato a “Le Valli e il Pinerolese: terra di cioccolato”.
Questo articolo è una recensione di un libro tutto da gustare. Buona lettura.

 

Dopo aver letto questo libro la voglia di correre in un negozio di cioccolato, di perdersi fra aromi e sapori, è irresistibile.

Gigi e Clara Padovani hanno firmato vari volumi legati al mondo dell’alimentazione: questo “Storie di cioccolato a Torino e in Piemonte” per le Edizioni del Capricorno si inserisce nel filone prolifico delle vicende legate al “cibo degli Dei”. Lo fa con un compendio ricchissimo di notizie che ci fanno viaggiare nel tempo e nello spazio.

 

L’origine della diffusione del cacao a Torino,quindi le grandi epopee industriali piemontesi (basti pensare a ciò cheè diventata la Ferrero nel mondo), e poi ricette, luoghi dove rintanarsi per assaggiare le varie delizie locali.

 

Uno spazio di tutto rispetto in queste vicende lo ricoprono imprenditori valdesi, molti, da Caffarel in poi, capaci di legare il nome del Piemonte alla produzione di cioccolato, prima in Italia e poi nel mondo. Con gli svizzeri che dal lago di Ginevra scendevano sulle rive del Po per imparare trucchi e tecniche che poi faranno la fortuna della nazione elvetica.

 

Una vera e proprio enciclopedia del gusto, dove ci si muove fra bar e locali storici, fra itrucchi per un perfetto “Bicerìn” e la nascita della torta Zurigo a Pinerolo, fino a proiettarsi nel futuro, con l’imminenteapertura nel 2024 del primo museo cittadino dedicato al cioccolato, nei locali sotto la celebre pasticceria Pfatisch di via Sacchi, dove un tempo lavoravano fino a 40 persone nel produrre vari prodotti dolciari.

 

Fra Peyrano, Stratta, Gobino, Baratti & Milano, Venchi, il libro è un viaggio fra artigiani che hanno fatto della lavorazione del cacao un segno di eleganza e stile che ha reso di Torino una delle capitali globali della lavorazione del cacao. La lista dei tipici prodotti dolciari piemontesi è un importante omaggio a due secoli di innovazione.L’eleganza delle scatole liberty che molti fra noi hanno avuto o hanno ancora in casa, magari per tenere i biscotti o le matasse di lana e gli aghi per cucire, sono un simbolo dell’epoca d’oro di molte di queste aziende, oggi gioia di collezionisti nei mercatini e nelle aste on line.

 

Le tante immagini del libro rendono onore a questi piccoli capolavori dell’industria, ricercati simboli del tempo che fu. Scoprire poi l’ordine del detto “Fé na figura da cicôlatè” non ha prezzo.

 

* Storie di cioccolato fra Torino e il Piemonte, Edizioni del Capricorno, 2023