L’amore di Dio ci offre una grazia immeritata

Un giorno una parola – commento a Salmo 65, 3

Ascolta la meditazione:

Mi opprime il peso delle mie colpe, ma tu perdonerai i miei peccati
Salmo 65, 3

Quando giunse la pienezza del tempo, mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l’adozione
Galati 4, 4-5

La nostra coscienza, spesso ci inchioda davanti alle nostre trasgressioni, e i sensi di colpa ci pesano come un pesante macigno.
Se, però, identifichiamo il Cristo come Principe della pace (Is 9, 5); se per noi hanno un valore e sono veritiere le sue parole: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Mt 11, 28), scopriamo in Cristo un sentiero di perdono che ci apre alla vita eterna.
Molti, molte vivono nella errata convinzione che Dio perdoni i peccati “piccoli” come le bugie, la rabbia e i pensieri impuri, ma che non perdoni i peccati “grandi” come l’omicidio ecc. Allo stesso modo, spesso, si agisce davanti alle malattie, ma per il Signore non c’è differenza tra un’emicrania ed un infarto….
Niente di più sbagliato: “Benedici, anima mia, il Signore… Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità” (v. Sl 103). Tutte, perché non esiste peccato o malattia troppo grande per Dio.
Il fattore decisivo non è l’entità del peccato o della malattia, fattore determinante è l’amore di Dio che ci offre una grazia immeritata: “Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Gv 3, 16).
L’opera salvifica di Cristo fu compiuta interamente e non può essere annullata (Gv 19, 30). Questo ci sia di sprone e consolazione. Amen.