Esprimere riconoscenza a Dio
Un giorno una parola – commento a I Samuele 7, 12
Ascolta la meditazione:
Allora Samuele prese una pietra, la pose tra Mispa e Sen, e la chiamò Eben-Ezer, e disse: «Fin qui il Signore ci ha soccorsi»
I Samuele 7, 12L’apostolo Paolo disse: «Ma per l’aiuto che vien da Dio, sono durato fino a questo giorno, rendendo testimonianza»
Atti degli apostoli 26, 22
Questo versetto è posto a conclusione di un episodio di grande pericolo per Israele, quando i Filistei si stavano avventando per assalirlo, “ma il Signore in quel giorno fece rimbombare dei tuoni con gran fragore contro i Filistei e li mise in rotta, tanto che essi furono sconfitti davanti a Israele” (7, 10) L’intervento vittorioso di Dio viene però preceduto dal pentimento del popolo che aveva peccato di idolatria “tolsero via gli idoli di Baal e Astarte, e servirono il Signore soltanto” (7, 4): «digiunarono quel giorno e dissero: “Abbiamo peccato contro il Signore”» (7, 6). La grazia, cioè la riconciliazione del credente con Dio, non avviene “a buon prezzo”: avviene dopo un percorso di riconoscimento delle proprie colpe e dei propri errori, attraverso un cammino di “conversione”, cioè di un capovolgimento della propria vita. Ed è la potenza della preghiera che può fare il miracolo: il popolo di fronte al pericolo implora Samuele, guida spirituale e giudice, di “Non cessare di pregare per noi il Signore, il nostro Dio, affinché ci liberi dalle mani dei Filistei” (7, 8). Il Signore ascolta ed esaudisce col suo intervento prodigioso la preghiera, e qui c’è il gesto di riconoscenza, con Samuele che pone una pietra – Eben-Ezer – dicendo “Fin qui l’Eterno ci ha soccorsi”.
Pentimento, confessione di peccato, preghiera, riconoscenza: queste le tappe di una vita restituita alla grazia. Tutte tappe importanti, ma spesso sottovalutiamo l’ultima, che è umile ringraziare del beneficio ricevuto, se è vero che anche Gesù, guarendo i dieci lebbrosi, ma visto che uno solo dei guariti, un samaritano, tornò a ringraziarlo, “glorificando Dio ad alta voce” e “si gettò ai piedi con la faccia a terra”, osserva con rimprovero: “Dove sono gli altri nove? Non si è trovato nessuno che sia tornato per dar gloria a Dio tranne questo straniero?” (Luca 17, 18). Amen.