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Continua l’impegno dei battisti in Ucraina e dintorni

Dall’ufficio della Federazione battista europea (Ebf) arrivano aggiornamenti sulla situazione in Ucraina dopo quasi un anno dall’inizio della guerra. I battisti in Ucraina e nei dintorni continuano il loro fedele sostegno ai rifugiati e ai bisognosi, nonostante nei territori liberati e nelle aree prossime al fronte la situazione continui ad essere difficile.
Diverse chiese nei territori occupati sono state rilevate da funzionari russi e costrette a registrarsi presso il governo occupante o a chiuderle. Una di queste chiese, che ha appena festeggiato 115 anni dalla sua fondazione, ha dovuto affrontare significative persecuzioni sotto il dominio sovietico.

A Donetsk, la Chiesa del Risveglio è stata colpita da un missile. L’Unione battista ucraina riporta: «La costruzione della chiesa dal 2014, cioè dall’inizio della guerra russo-ucraina, è stata al centro della predicazione del Vangelo e dell’opera umanitaria ad Avdiivka. È qui che i volontari cristiani hanno portato gli aiuti per la gente del posto costretta a vivere vicino al fronte. Dopo l’invasione su vasta scala, i credenti hanno trasformato la Casa di Preghiera in un vero e proprio centro di resistenza: portando generatori, preparando bevande calde, distribuendo kit alimentari ecc.
In estate, le finestre sono state rotte dall’esplosione di un proiettile. Il lavoro è stato reso difficile, ma i credenti non si sono fermati. E ora il secondo “arrivo” con danni edilizi più gravi. I cristiani evangelici non si arrendono… Finché sarà possibile, la chiesa continuerà a servire le persone predicando e aiutando».

I medici di una chiesa dell’Ucraina occidentale hanno visitato le chiese di Kherson, allestendo cliniche diurne per i bisognosi. Le chiese in cui hanno lavorato sono diventate in breve tempo «centri urbani in cui tutti i bisognosi ricevevano le cure mediche di cui avevano bisogno: consulenze di esperti, esami, medicine e fornitura di occhiali».

Nonostante la situazione drammatica, il trend di crescita all’interno dell’Unione Battista è continuato. A Ternopil, cinque persone sono state battezzate all’inizio dell’anno e la Chiesa della Trasfigurazione a Rivne ha accolto il primo pastore appena ordinato dell’anno.
L’Ebf ha ricevuto anche segnalazioni di progetti di svernamento riusciti nella regione, dove le chiese sono state trasformate in centri che offrono calore e speranza. Una chiesa ha distribuito 20 tonnellate di carbone nelle zone rurali per riscaldare le case. Altri usano generatori donati per continuare i loro ministeri vitali nelle loro comunità.
«Quando le luci hanno iniziato a spegnersi – si legge nel messaggio di gratitudine inviato dalla chiesa Fimiam, nella regione di Volyn, che ha ricevuto un generatore –, tutti i servizi si sono svolti in emergenza. I genitori sono andati a prendere i figli in una stanza buia. Non solo è aumentato il livello di disagio, ma anche il livello di pericolo. Il vostro servizio e sostegno hanno dato una risposta ai nostri problemi e bisogni: il cibo viene cucinato in cucina, gli insegnanti completano con successo il processo educativo rivolto ai bambini, adolescenti e giovani; le donne cucinano il cibo per i soldati in prima linea, la chiesa è piena di nuove persone, il regno di Dio sta crescendo e il nostro Signore Gesù Cristo risplende luminoso ed è glorificato».

L’impegno dei battisti a favore degli sfollati continua anche fuori dall’Ucraina. In Moldavia, una famiglia fuggita da Odessa ha espresso la propria gratitudine dicendo: «Qui abbiamo trovato la pace, siamo trattati molto bene, ogni cosa è fatta con sincerità e calore. Il pastore Serghei e tutte le persone che vivono qui sono persone straordinarie, alle quali vorrei esprimere la mia profonda gratitudine».
L’Unione battista di lingua ungherese in Romania ha prestato particolare attenzione ai rifugiati anziani e alle persone con bisogni speciali. Hanno coperto le spese mediche e aiutato con le cure un certo numero di persone che si stavano riprendendo da interventi chirurgici. Continuano i trasporti di aiuti da Ungheria, Romania e Polonia, compreso il sostegno da parte di German Baptist Aid.

L’Ebf invita l’ampia famiglia battista a continuare a pregare per coloro che sono impegnati in prima linea nella guerra; per coloro che hanno incontrato Gesù nei mesi scorsi attraverso la testimonianza dei battisti in Ucraina e dintorni; per coloro che continuano a provare a vivere la propria vita nonostante la costante incertezza su dove e quando i missili colpiranno; e per coloro che devono affrontare la carenza di energia durante i mesi freddi.
Infine, si chiede di pregare affinché presto giunga la pace e l’Ucraina possa continuare a ricostruire.



Photo courtesy of Ukrainian Baptist Union