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Colombia. In crescita gli attacchi contro i difensori dei diritti umani

Per un errore tecnico nella newsletter di ieri abbiamo inserito un pezzo di alcuni mesi fa sulla situazione colombiana. Scusandoci per l’inconveniente ecco ora la versione corretta attuale.

Nonostante l’accordo di pace firmato nel 2016 tra il governo colombiano e il principale gruppo di guerriglia (Farc), le violazioni dei diritti umani continuano. È quanto emerge dal rapporto realizzato dalla Federazione luterana mondiale (Flm) e dalle organizzazioni colombiane per i diritti umani, che sarà utilizzato a settembre 2018 dal Consiglio dei diritti umani, nell’ambito della Revisione periodica universale (la procedura in virtù della quale tutti i Paesi, compresi gli Stati membri del Consiglio, si sottopongono ogni quattro anni ad un esame complessivo della situazione dei diritti umani al loro interno, ndr.).

L’indagine mette in luce: assassini di attivisti per i diritti umani, la corruzione e il fallimento nel garantire i diritti umani fondamentali alla popolazione indigena. I risultati del rapporto sono stati discussi in un evento collaterale al Consiglio dei diritti umani (HRC) del 16 marzo, che è stato presieduto da Ana Maria Rodriguez, direttrice dell’International Advocacy della Commissione colombiana dei giuristi. Tra i relatori c’erano Gustavo Gallón Giraldo, direttore della Commissione colombiana dei giuristi, Jomary Ortegon Osorio, vicepresidente del Colectivo de Abogados José Alvear Restrepo, oltre a Silvia Irene Berrocal, che ha lavorato con i settori vulnerabili del comune di Apartadó (Urabá, Antioquia).

La Federazione luterana mondiale dal 2002 lavora in diversi progetti attivati nei Dipartimenti di Arauca e Choco, e ha sostenuto attivamente il processo di pace colombiano.

«Fare in modo che i governi facciano promesse a Ginevra è solo una parte del processo», ha affermato Michael French, coordinatore del programma regionale della Flm per l’America Latina e i Caraibi. «Il vero obiettivo è agire a livello nazionale e locale dove collaboriamo con le autorità per garantire l’attuazione dei cambiamenti reali. Ciò significa difendere i diritti delle persone locali in modo che, ad esempio, ottengano l’accesso alla terra, i loro figli ricevano un’istruzione e l’ambiente sia protetto».

I partner della Flm, come la Commissione colombiana dei giuristi, hanno già elaborato ciò che deve essere fatto e come i difensori dei diritti umani internazionali e nazionali possono lavorare insieme.

Secondo il direttore nazionale Gallón l’intervento della comunità internazionale è essenziale, come quella dell’ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani che svolge un ruolo chiave nell’accordo di pace.

Per una pace duratura, la Colombia deve impegnarsi in molti cambiamenti strutturali, tra cui «garantire un minimo di diritti economici, sociali e culturali» a tutti i gruppi della popolazione, ha aggiunto Gallón.

 

Photo: LWF/ Peter Kenny