Alberto Trentini, silenzio

Ancora detenuto in Venezuela l’operatore umanitario italiano. Un incontro ieri ha ricordato la sua situazione e il silenzio politico e mediatico a lui dedicato, salvo rari casi…

 

Il 15 novembre 2024, Alberto Trentini, cittadino italiano e operatore umanitario in Venezuela, è stato fermato dalle autorità venezuelane mentre svolgeva il suo lavoro per una Ong internazionale. 

Da quel giorno, Trentini è in isolamento totale, senza contatti con la sua famiglia, avvocati o rappresentanti consolari. Dopo più di un anno di detenzione le sue condizioni di salute fisica e mentale sono pressoché sconosciute. I motivi dell’arresto non sono mai stati chiariti, quel che è certo è che Trentini fu subito affidato alle autorità della Direzione generale del controspionaggio militare (Dgcim), con destinazione finale Caracas.

 

Quest’anno la società civile si è mobilitata con forza attraverso varie iniziative di solidarietà come flashmob, digiuni a staffetta e l’esposizione di striscioni per sensibilizzare l’opinione pubblica e fare pressione sulle autorità. Inoltre, è stata lanciata una petizione per sollecitare le istituzioni italiane, europee e alle Nazioni Unite il massimo impegno e di agire con urgenza per:

  • ottenere il suo rilascio immediato e la piena tutela dei suoi diritti fondamentali;
  • assicurare regolare assistenza consolare, legale e medica;
  • permettere contatti regolari con i familiari, avvocati e rappresentanza consolare.

 

«Trentini – si legge sul sito dell’Università di Padova – Centro di Ateneo per i diritti umani Antonio Papisca –  si trovava in Venezuela per svolgere la sua attività di operatore umanitario sul campo, una missione in cui si impegna con professionalità e dedizione da oltre vent’anni.

La protezione degli operatori umanitari ovunque nel mondo è un principio fondamentale. È quindi un dovere civico mantenere alta l’attenzione e unirsi all’appello per la sua immediata liberazione».

 

Il nostro settimanale Riforma – Eco delle valli valdesi continua a tenere acceso il riflettore su questa situazione ed è vicino alla famiglia e chiede la liberazione di Trentini e l’impegno delle autorità italiane in tal senso. Oggi rilanciamo il video realizzato ieri da Articolo 21  con ospiti: Carlo Verdelli, l’attrice Ottavia Piccolo e Asmae Dachan.