La sfida che ci attende in futuro

Le chiese evangeliche sudamericane s’interrogano, discutono e cercano un nuovo modo per vivere, accompagnare e costruire le comunità di domani

 

Il XII Incontro sui Diritti Umani dei Popoli Indigeni, organizzato dal Consiglio Unito delle Missioni (Jum), si è svolto dal 31 ottobre al 1° novembre presso il Tribunale del VI Distretto Giudiziario di J. J. Castelli, a Chaco in Argentina (una delle principali regioni geografiche del Sud America).

 

Dardo Zanuttini, delegato della Chiesa Evangelica Valdese del Río de la Plata (Iervp), ha partecipato all’evento al quale hanno preso parte anche leader indigeni e rappresentanti dei popoli Qom, Wichí e Mocoví e membri di organizzazioni della società civile, della magistratura; e ancora studenti di varie discipline e del Programma per i Popoli Indigeni dell’Università Nazionale del Nord-Est (Unne) e persone interessate ai diritti umani dei popoli indigeni.

In apertura Dardo Zanuttini – rimarcando le parole del presidente del Jum (Movimento Giovanile dell’Università di Murcia), Bladimir Coro della Chiesa dei Discepoli di Cristo –  ha ricordato quanto l’evento fosse «Uno spazio di dialogo e ascolto reciproco» e sottolineato «oggi siamo ancora una volta uniti nella speranza, nell’impegno e nella convinzione che la difesa dei diritti umani non sia un compito occasionale ma uno stile di vita, l’unico modo di possibile e concreto di accompagnamento e di costruzione di una comunità».

 

Nella prima giornata di lavori si sono tenuti due dibattiti intitolati: «L’uso di sostanze, un tema problematico: dalla criminalizzazione alla cura», con gli interventi di Alicia Alcalá, Sergio González, Eduardo Arias, Camila Quiroga e Agustín Silverio, e l’altro dal titolo «Diritti dei giovani di fronte alla violenza», con la partecipazione di Iride Isabel Grillo, Belén Alemis, Noelia Pérez e Romina Duarte. 

 

La giornata si è poi conclusa con la presentazione del libro  El teatro chaqueño de las crueldades: memorias qom de la violencia y el poder  di Valentín Suárez.

Sabato 1° novembre un workshop su «Interculturalità e diritti delle persone anziane» è stato invece condotto da Dévora Victorica, Lashepi Alpi (due rappresentante di Qom) e da altri membri dell’Assemblea permanente per i diritti umani (Apdh). 

 

La giornata è poi proseguita con una sessione plenaria e con le conclusioni tenute dal Jum (Movimento Giovanile dell’Università del Chaco).

Il Consiglio Unito delle Missioni, composto dalla Chiesa Evangelica Valdese del Río de la Plata, dalla Chiesa Evangelica luterana del Río de la Plata, dalla Chiesa Metodista Evangelica e dalla Chiesa Evangelica dei Discepoli di Cristo, nell’occasione ha ribadito l’impegno a «camminare al fianco dei popoli indigeni, imparando da loro con rispetto e sostenendo le lotte da loro intraprese e celebrandone così la loro forza spirituale e culturale».

Questi momenti di confronto «sono una sfida che ci obbliga a guardare al presente con sensibilità e responsabilità – ha concluso Bladimi Coro – e a immaginare un futuro in cui la cura, e dove l’ascolto e la dignità siano al centro delle nostre azioni».