Il nome di Gesù, sorgente di salvezza
Un giorno una parola – commento a Matteo 1, 21
Per amore del mio nome io rinvierò la mia ira, e per amore della mia gloria io mi freno per non sterminarti
Isaia 48, 9
L’angelo disse a Giuseppe: «Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati»
Matteo 1, 21
«Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati». Con queste parole l’angelo rivela a Giuseppe il progetto salvifico di Dio per l’intera umanità. Il bambino che nascerà da Maria non è soltanto un uomo straordinario, ma il Figlio di Dio che entra nella nostra storia per redimerla dall’interno. Il suo nome significa “Dio salva”, perché in Lui è Dio stesso a prendere l’iniziativa. Egli non resta lontano, ma si fa vicino, partecipe e solidale con la nostra fragile umanità.
Gesù è il Cristo, il Messia promesso, in lui si compiono tutte le attese e le speranze dell’Antico Testamento. Il suo modo di essere Messia, però, sorprende. Non viene con la potenza delle armi ma con la forza dell’amore; non regna da un trono ma dalla croce; non domina ma serve.
In Gesù, Dio mostra il volto della misericordia, un Dio che non si stanca di cercarci, che perdona e rialza chi cade. Questo è l’Evangelo, la Buona Notizia, Dio ci ama fino a entrare nella nostra vita per rinnovarla con la potenza della sua grazia. Non siamo soli nel cammino, in ogni dubbio Egli è con noi. L’Emmanuele, “Dio con noi”, continua ad agire nei cuori dei credenti, nella Chiesa e nel mondo, attraverso il suo Spirito.
In un mondo che cerca salvezze effimere, la nascita di Gesù ci ricorda che solo l’incontro con lui dà senso alla nostra vita.
Che il suo nome, pronunciato con fede e gratitudine, diventi per ciascuno e ciascuna di noi sorgente di luce, di speranza e di vita eterna. Amen.