Buone pratiche verso la neutralità carbonica
Una nuova pubblicazione della Federazione luterana mondiale raccoglie le iniziative locali per produrre energia rinnovabile e promuovere la giustizia climatica
La Federazione luterana mondiale (Flm) ha pubblicato il nuovo volume Advocating for Climate Justice – Best Practices on the Path to Carbon Neutrality (“Promuovere la giustizia climatica – Buone pratiche verso la neutralità carbonica”) scaricabile qui , che raccoglie esempi concreti di come l’impegno e l’innovazione a livello locale possano contribuire alla riduzione delle emissioni, al risparmio energetico e all’avanzamento della giustizia climatica.
Disponibile anche in spagnolo, la pubblicazione documenta progetti promossi da chiese e comunità che uniscono responsabilità ambientale, inclusione sociale e azione politica, rafforzando l’impegno della comunione luterana per la giustizia climatica. La maggior parte delle iniziative nasce dalla collaborazione tra le chiese membro della Flm, i programmi del Servizio mondiale e le comunità locali ospitanti.
«Nel riflettere sull’impegno di lunga data della Flm per la giustizia climatica e sui dieci anni dell’Accordo di Parigi, questa pubblicazione è un’occasione per mostrare come un impegno globale possa tradursi in azione concreta a livello locale», ha dichiarato Elena Cedillo Vargas, responsabile del Programma per la giustizia climatica della Flm.
Dall’America Latina all’Africa orientale fino all’Europa, ogni caso di studio illustra come chiese e partner locali integrino le energie rinnovabili e le pratiche sostenibili nella vita quotidiana, ispirando altre realtà a seguire il loro esempio.
In Brasile, la Chiesa evangelica della confessione luterana (IECLB) ha installato pannelli solari nella città di Cuiabá, nel Sinodo di Mato Grosso, per ridurre l’impatto ambientale ed economico dei consumi energetici e migliorare le condizioni delle proprie strutture. In una regione dove le temperature possono raggiungere i 44°C, l’energia solare garantisce un approvvigionamento stabile e un sistema di climatizzazione affidabile per la foresteria della chiesa, che ospita persone in cura medica e partecipanti a corsi di formazione. L’impianto produce circa 2.200 kWh all’anno, riducendo dell’80% la bolletta elettrica della comunità e stimolando iniziative simili in altri sinodi della IECLB.
In Germania, la Chiesa evangelica della Germania centrale gestisce un programma per le energie rinnovabili che comprende undici turbine eoliche in cinque località tra Turingia e Sassonia-Anhalt, per una capacità complessiva di 34 megawatt. L’energia prodotta supera quella consumata, rendendo la chiesa un contributore netto alla rete elettrica. Questo passo si accompagna a una legge ecclesiastica che mira alla neutralità carbonica entro il 2050, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni e agli obiettivi climatici nazionali.
Nei programmi FLM in Etiopia e Uganda, i progetti uniscono la tutela ambientale al miglioramento delle condizioni di vita. Iniziative come il Gololcha Climate Resilience and Livelihoods e l’Adjumani Rural Livelihood Enhancement Project combinano riforestazione, agricoltura sostenibile ed energie rinnovabili per rafforzare la sicurezza alimentare e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Questi modelli mettono in evidenza l’importanza della partecipazione comunitaria e dell’inclusione di genere per la sostenibilità a lungo termine.
La pubblicazione si conclude con alcune lezioni chiave: il valore della responsabilità locale, l’integrazione dei mezzi di sussistenza sostenibili e la necessità di advocacy e partenariati per un cambiamento sistemico. Attraverso questi esempi, la Flm sottolinea come le comunità di fede possano diventare catalizzatori di un’azione climatica equa, a beneficio della sostenibilità ambientale e della giustizia sociale.
«Condividiamo queste esperienze per incoraggiare le chiese a rafforzare il proprio impegno per la giustizia climatica. Mettiamo in luce azioni, intuizioni e pratiche innovative che dimostrano come fede, speranza e azione possano unirsi per trasformare il nostro mondo», ha aggiunto Cedillo.