Istituti culturali, coscienza critica del presente
Un convegno a Torino coinvolge il coordinamento degli enti di cultura; fra loro la Società di Studi Valdesi
Il Coordinamento degli istituti culturali del Piemonte è una rete di 39 istituzioni, di cui fa parte la Società di Studi Valdesi. Il Coordinamento venerdì 17 ottobre ha partecipato a un convegno promosso dal Consiglio Regionale del Piemonte e dal Consiglio Comunale di Torino dal titolo “I ricordi utili. I beni culturali degli istituti del Piemonte” che si è tenuto in Sala Trasparenza del Grattacielo Regione Piemonte, a cui chi scrive è intervenuta.
Coordinamento, visione e coprogettazione sono stati i concetti più richiamati nei saluti istituzionali da Davide Nicco, Presidente Consiglio Regionale del Piemonte, Gabriella Serratrice, Responsabile Settore promozione dei beni librari e archivistici, editoria e istituti culturali della Regione Piemonte, Anna Maria Viotto, Coordinamento istituti culturali del Piemonte, Maria Grazia Grippo, Presidente Consiglio Comunale di Torino. Il mandato degli istituti culturali – è stato ricordato – è di stimolare la coscienza critica del presente attraverso la ricerca e la divulgazione scientifica del passato, considerato che si tratta per la grande maggioranza di istituti storici. La legge regionale del 2018 è la cornice che consente di sostenere l’attività strutturale degli istituti ma molto si è insistito sugli investimenti per nuove progettualità, tra cui la digitalizzazione dei patrimoni che permette una maggiore accessibilità, anche internazionale.
Gabriella Morabito e Luciano Boccalatte, a nome del Coordinamento istituti culturali del Piemonte hanno anche sottolineato il ruolo educativo e formativo che viene svolto in collaborazione con l’università, le scuole, la società civile, in modo stabile e duraturo. Il patrimonio culturale che gli istituti conservano e mettono a disposizione del pubblico di studiosi e cittadini è importante in un periodo di grandi trasformazioni e di scarsa attenzione alla storia, anche per rinsaldare la memoria nelle nuove generazioni.
Deneb Teresa Cesana, Soprintendente archivistico e bibliografico del Piemonte e della Valle d’Aosta è intervenuta su ‘Il patrimonio archivistico e bibliografico degli istituti storici: il valore della tutela del territorio’ si è posta in continuità con gli interventi precedenti affermando che la tutela del patrimonio è multidimensionale e il salto di qualità è agevolato da un ascolto attento e da una collaborazione continua con le istituzioni, con occasioni di confronto e di riflessione condivisa: il lavoro in team è sempre una buona pratica.
Marzia Dina Pontone, Direttrice Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino è intervenuta su ‘Le biblioteche e le sfide della contemporaneità, tra sinergie di rete e relazioni di territorio’ ha sottolineato quanto sia importante un coordinamento che metta in rete realtà tanto diverse. In Piemonte c’è davvero un valore aggiunto proprio in un periodo in cui il rischio è la dispersione delle memorie che può essere contrastata solo da un’azione coordinata che sostenga la fiducia nella ricerca, conservazione e valorizzazione, pur nella scarsità delle risorse e nelle difficoltà. Solo così i patrimoni conservati possono essere fonte di rigenerazione per tutti, soprattutto per i più giovani. Il convegno, moderato da Sabrina Saccomani, si è poi concluso con le testimonianze dei giovani, tra sfide e opportunità: Stefano Baldi, Claudia Cattaneo, Ida Ferrero, Camilla Montanaro, Giorgio Nepote Vesin.