Voci per la Palestina
Una bellissima serata di musica e parole ieri sera a Torino per non dimenticare e sostenere la popolazione di Gaza
Un Pala Gianni Asti (ex Pala Ruffini) di Torino gremito, non sin dall’inizio per carità, ma che, pian piano, ieri sera dalle 19 alle 23, ha visto un fiume ordinato persone raggiungere e “occupare” quello spazio enorme, un po’ come s’è fatto in occasione delle ultime manifestazioni pro-Palestina, per riempire spazi (piazze, strade, vicoli) che non si credeva più che potessero essere luoghi comuni, di confronto, di dialogo, di incontro, di condivisione, di riflessione.
E che oggi sono diventati, ancora una volta, e fortunatamente, spazi e ambienti da non abbandonare più, agorà culturali di politica partecipata e partecipativa.
Perché «la vera libertà», ricordava Giorgio Gaber – a proposito di musica che fa la differenza, come lo è stata quella di ieri sera -, «non sia un’assenza di vincoli o un mero spazio individuale, ma un impegno attivo e consapevole all’interno della collettività e del processo decisionale, specialmente in ambito politico».
E ieri, la musica e le parole hanno definito quell’impegno attivo, hanno riempito uno spazio vuoto, illuminando le periferie dimenticate, (proprio come lo è stata per troppo tempo Gaza e non possiamo far finta che non sia stato così) -, fornendo parole e note cariche di significato al pubblico presente.
La potenza della musica, capace di aggregare, di far pensare, di far sognare, legata a quella delle parole, ci ricordava Nanni Moretti che sono importanti, hanno aiutato tutti noi a riflettere, parole scelte da Elena Ruzza e Domenico Mungo: quelle di Rodari, Trilussa, Gramsci, e di Wisława Szymborska – la poetessa polacca Nobel per la letteratura – che con la sua poesia “Ringraziamento” invitava a una riflessione su quanto valore possano avere le relazioni, anche quelle meno intense e dirette; invitandoci così alla consapevolezza.
Testi letti e interpretate da due coinvolgenti presentatori, l’attrice Ruzza e lo scrittore e poeta Mungo.
L’evento era stato lanciato pochi giorni fa nella Sala delle Colonne del Comune a Torino ed è stato promosso e organizzato (a questo punto possiamo dire con grande maestria, umanità e professionalità) da Luciano e Marco Casadei dell’Associazione Radar, e condiviso con Luca Morino (Loschi Dezi) e insieme all’Assessorato al turismo ed eventi del Comune di Torino.
Il ricavato della serata è stato devoluto interamente a Medici Senza Frontiere.
Sul palco, alcuni grandi nomi che hanno fatto la storia della musica torinese e non solo, dai Fratelli di Soledad ai Persiana Jones, dagli Statuto ai Loschi Dezi, ai Medusa ai Fiori ai Oh Die sino a Nitto dei Linea 77, e ancora il gran finale grazie all’unione di due realtà che hanno portato la musica oltre i confini italiani, gli Africa Unite con Bunna e Madaski, che da un po’ di tempo condividono il palco insieme ai coinvolgenti The Bluebeaters: oggi l’unione ha dato vita ai “The Originals”.
Musicisti eccezionali, tutti, che hanno suonato “con una grande pacca”, insomma con grande vigore acustico e stilistico. Una bella serata, colorata e riempita da tante donne tra il pubblico incalzate dall’artista Lotta (che ha aperto la sua performance con una versione de Il Partigiano “violoncellizzata”), che ha gridato: «oggi su questo palco ci sono solo due donne: io e Elena Ruzza, e voi dove siete, se ci siete, alzate le mani!». E così è stato, un momento emozionante, dove le mani rivolte verso l’alto erano infinite, e il Pala Asti é diventato donna.
Questione di prospettive. Basta scardinare l’algoritmo e cambiare i paradigmi comodi e consolidati per accorgersi che verità e realtà possono avere forme e dimensioni diverse.
Una bella serata, dunque, che ha visto l’Associazione Articolo 21 Liberi di… esserne tra i tanti promotori, e con orgoglio ricordata (sul palco da Ruzza) per l’impegno profuso a tutela del «diritto di informare e di essere informati, per la libertà di stampa, e la difesa delle libertà per tutte e tutti»·
A rappresentare l’Associazione c’era tra il pubblico (per sostenere l’iniziativa e la raccolta fondi) il presidente di Articolo 21 Piemonte, Davide Mattiello. Altre associazioni importanti hanno dato vita a questa serata che non ha voluto dimenticare una situazione che, malgrado l’annunciata pace sta pesando gravemente sulla popolazione civile palestinese: Libera, l’Anpi, Assomusica, Radar, la Cgil, Radio Grp, Actis, Benvenuti in Italia, Roc.