Gaza: la Flottilla come esempio di costruzione di pace dal basso

Con Maria Elena Lacquaniti riflettiamo sulla necessità di proseguire nei percorsi di pace, citando anche l’esempio della Flottilla

 

Il gruppo Fedi Disarmate, che coinvolge la Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e il Centro interconfessionale per la pace (CIPAX) e Ambasciatori di pace dell’Ucebi, sostiene la necessità di proseguire nei percorsi di pace, citando anche l’esempio della Flottilla.

 

Con Maria Elena Lacquaniti riflettiamo sulla necessità di portare reale sostegno a chi si prodiga per proseguire, in modo costante e coerente, nella costruzione di cammini di dialogo, confronto e costruzione “Abbiamo accompagnato il viaggio della Flottilla con preghiere e speranze. Nei presidi permanenti riusciamo a portare un messaggio che esce dalle nostre chiese e dimostra che le fedi ci sono. La pace è un vero e proprio work in progress, ogni volta ti trovi davanti sfide diverse. No n può essere una pace solo con noi stessi e con la nostra fede, ma dev’essere una pace condivisa nella società, nel cammino politico di una cittadinanza attiva. Credo che in questi giorni abbiamo ritrovato il piacere delle basi della democrazia: ritrovarci insieme fra persone che sono concittadine ma sconosciuti, che prendono parola e si confrontano. Stiamo recuperando parti di democrazia che nella quotidianità ci sono sfuggite. Qui nessun sta “giocando a fare Dio” ma da credente posso dire che chi sta su quelle barche sta collaborando con Dio, ritrovando un’umanità inattesa che è ciò che vogliamo esportare nei territori di guerra, in cui la violenza è diventata inaudita. La popolazione si sta muovendo per dire “noi siamo con voi“.