Il Presidente tedesco ha commemorato i 500 anni dell’Anabattismo

Frank-Walter Steinmeier è stato fra gli ospiti domenica della comunità battista di Amburgo

 

Mentre sabato a Roma il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella visitava il tempio metodista di via XX settembre, domenica ad Amburgo si è celebrato il 500° anniversario del movimento anabattista con una cerimonia e un culto ecumenico. Tra i circa 400 ospiti della giornata comunitaria nella Christuskirche della comunità battista di Amburgo-Altona c’erano anche il presidente delle Repubblica federale tedesca Frank-Walter Steinmeier e la presidente del consiglio della Chiesa protestante in Germania (Ekd), Kirsten Fehrs.

 

«Il termine anabattista oggi non dice quasi più nulla a molte persone, ma questa comunità diversificata ha portato grandi idee nel mondo», ha detto Steinmeier, che è anche membro della Chiesa evangelica di Berlino-Brandeburgo-Slesia-Alta Lusazia che è chiesa membro dell’Ekd, nel suo discorso. «Gli obiettivi centrali del movimento erano la libertà religiosa individuale e il desiderio di una maggiore giustizia sociale. La loro tradizione di non violenza, la responsabilità di ogni individuo e la libertà è un’eredità preziosa» ha aggiunto Steinmeier.

 

Gli anabattisti non avrebbero mai interpretato la responsabilità individuale come «quello che oggi chiamiamo ‘cura di sé’ con un pizzico di egoismo», secondo il presidente federale. Per loro significava «assumersi la responsabilità per gli altri e per il bene comune. In un’epoca di diversità senza precedenti nella società, la democrazia ha bisogno di cittadini maturi che «si assumano la responsabilità per la comunità, per sperimentare le differenze come un arricchimento».

 

Anche l’ideale della non violenza del movimento anabattista è importante in un momento in cui la democrazia è minacciata. «Siamo chiamati a discutere tra di noi civilmente e con argomenti e rispetto per giungere alle soluzioni migliori”, ha aggiunto il presidente della Repubblica».

 

Astrid von Schlachta dell’associazione “Osa! 500 anni di movimento anabattista 1525-2025” ha detto che una preoccupazione della celebrazione dell’anniversario è quella di «non fermarsi nella storia, ma di andare nel presente». Il movimento ha sempre rappresentato la libertà di credo e il rifiuto della violenza. «Gli anabattisti ci ammoniscono a non mettere a rischio la libertà». Attualmente, l’esclusione e la moralizzazione sono «all’ordine del giorno», le immagini dei nemici sono in piena espansione. Tuttavia, chi dà agli altri la libertà deve ascoltare e rispettare le altre opinioni. «In una democrazia e anche nelle comunità cristiane non ci può mai essere una sola opinione» ha aggiunto von Schlachta.

 

Il primo battesimo di fede considerato la nascita del movimento anabattista porta la data del 21. Gennaio 1525 a Zurigo. Gli anabattisti si battevano per riforme sociali più radicali nel cristianesimo rispetto, ad esempio, ai riformatori Martin Lutero e Huldrych Zwingli. Furono perseguitati, migliaia morirono. Molti sostenitori emigrarono, soprattutto in Nord America. 

 

 

Foto da http://www.president.gov.ua