Nuovi Corridoi Umanitari in Francia
Le chiese protestanti porteranno nel Paese in sicurezza 111 siriani e iracheni
La Federazione Protestante di Mutuo Soccorso (Fep) e la Federazione Protestante di Francia (Fpf) hanno firmato un terzo memorandum d’intesa con il Ministero dell’Interno e il Ministero per l’Europa e gli Affari Esteri, rinnovando il programma dei Corridoi Umanitari per tre anni. Questo nuovo accordo consentirà alla Francia di accogliere 111 siriani e iracheni particolarmente vulnerabili, attualmente rifugiati in Libano.
Mutuali dall’esperienza italiana avviata oramai più di dieci anni fa dal 2017 in Francia i Corridoi Umanitari offrono un percorso legale, sicuro e supervisionato alle persone bisognose di protezione internazionale.
Un programma che ha avuto successo, lo raccontano i dati: il 100% delle persone accolte dal 2017 ha ottenuto protezione internazionale mentre il tempo medio per accedere a un alloggio indipendente è di 18 mesi; e dopo tre anni nel Paese, l’80% delle famiglie ha almeno un lavoratore al suo interno.
I primi due protocolli hanno permesso alle chiese protestanti transalpine di accogliere e supportare quasi 500 persone. Questo terzo protocollo, valido fino a luglio 2028, estende questo approccio e risponde alla persistente situazione di instabilità in Medio Oriente. Nonostante l’evoluzione del regime siriano, le persistenti tensioni e i recenti conflitti rendono impossibile per un’ampia percentuale di rifugiati il ritorno nei loro paesi di origine.
Se l’obiettivo di accogliere 111 persone verrà raggiunto, una rivalutazione congiunta con le autorità francesi potrebbe aprire la strada a ulteriori arrivi.
Il successo dei Corridoi Umanitari si basa su un’ampia solidarietà civica. Dal 2017, oltre 50 gruppi locali, che riuniscono circa 1.000 volontari, hanno accolto e sostenuto persone in esilio in tutta la Francia. Questa immediata immersione in un ambiente di fiducia non solo promuove la loro sicurezza, ma anche la loro integrazione duratura e lo sviluppo di un autentico senso di appartenenza nei confronti del paese ospitante.
La firma di questo protocollo garantisce la sostenibilità del sistema e fornisce un quadro stabile per le associazioni e i cittadini coinvolti. Rappresenta inoltre una nuova speranza per i rifugiati in attesa in Libano, che potranno trovare un luogo sicuro in Francia per ricostruire le proprie vite. Fep e Fpf chiedono ora una mobilitazione continua e ampliata per rispondere al bisogno vitale e ancora urgente di protezione internazionale per moltissime persone.
Foto da Reforme.net